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PANDOLCE AI FIORI DI SAMBUCO

Il mese di maggio sigla un cambiamento intenso, la vegetazione riprende vigore e corpo, sbocciano le rose, ci si attarda all’aperto, dopo cena, incuranti delle poche zanzare presenti, a deliziarci con i profumi di sambuco e robinia che pervadono l’aria. Il Sambuco, o Panigada, diffusissimo arbusto presente lungo i corsi dei fiumi, nei parchi della brughiera, in molte aree verdi  della campagna lombarda e non solo, trionfa con i primi caldi e, rigoglioso, permea del suo profumo le serate estive. Questi piccoli fiorellini bianchi, ora nel pieno della fioritura, sono l’ingrediente di un dolce soffice e delicatissimo, adatto a una colazione o, dopo cena, da  accompagnare con crema o  gelato.

GR. 50 NOCCIOLE, GR,40 SEMI OLEOSI, GR.35 MERINGHETTE, GR.260 FARINA “LE SEMOLE D’AUTORE” PER PAN DI SPAGNA, 1 BUSTNA LIEVITO PER DOLCI, GR.100 ZUCCHERO, N.10 FIORI DI SAMBUCO, 2 UOVA, ML.80 OLIO DI ARACHIDI, ML.80 LATTE INTERO, POCO SUCCO ARANCIA

La preparazione è davvero veloce, per cui iniziamo ad accendere il forno a 190° C. I fiori di sambuco, delicatissimi petali bianche raggruppati in fiorellini, andrebbero colti  la mattina, prima che il sole li “baci”. Messi a bagno in acqua fredda, sciacquati con cautela e frizionati con carta da cucina per asciugarli.

Mescolo in una ciotola le polveri, ossia farina, nocciole e semi ridotti in una granella fine, meringhe sbriciolate molto finemente, zucchero e lievito. A parte sbatto leggermente le uova intere, unisco olio e latte e continuo a mescolare con una frusta. Verso la parte liquida nelle polveri, mescolo con cura, unisco i fiori di sambuco, li incorporo con delicatezza al composto, unisco il succo di arancia fino a rendere il tutto morbido.

Ungo con olio uno stampo da plum cake, verso il composto, cospargo la superficie con lamelle di mandorla, inforno a 180° per 35-40 minuti, verificando la cottura con uno stecco. Lasciare intiepidire prima di sformare e servire.

TORTA DI CAROTE, ARANCE E CANNELLA

Era da tempo che non mi dedicavo a una torta, quelle belle autentiche torte tonde, soffici, che solo a guardarle sprigionano genuinità: un morbido dolce da forno che profuma la casa, da decorare, glassare e gustare … beh, non ha orario il piacere di una fetta di torta.

GR. 140 ZUCCHERO DI CANNA GREZZO, GR.70 ZUCCHERO SEMOLATO, 4 UOVA GRANDI, ML. 120 OLIO DI ARACHIDI, GR.300 CAROTE (PESO NETTO DI PRODOTTO), GR. 80 MANDORLE DOLCI NON SPELLATE, GR.200 FARINA DI SEMOLA RIMACINATA PER DOLCI DA FORNO (SELEZIONE CASILLO), GR.80 FARINA OO, ML.50 SUCCO DI ARANCIA, GR.80 RICOTTA, GR.12 LIEVITO PER DOLCI, CANNELLA IN POLVERE, SALE, SCORZA DI 1/2 ARANCIA GRATTUGIATA, SCORZA DI 1/2 ARANCIA A FIAMMIFERO . Per il caramello: 4 CUCCHIAI ZUCCHERO, 2 CUCCHIAI ACQUA.

Separo i tuorli dagli albumi d’uovo. Metto nella planetaria i tuorli con lo zucchero e monto con le fruste fino ad avere un composto omogeneo (risulterà morbido ma non così soffice come quello ottenuto con il solo zucchero semolato). Grattugio finemente le carote e trito le mandorle con 2 cucchiai di zucchero, fino a una consistenza piuttosto fine. Setaccio le due farine con un pizzico di sale e 1 cucchiaini di cannella in polvere. Inizio ad aggiungere in planetaria (cui ho montato la foglia in silicone) qualche cucchiaiata di farina setacciata, alternandola ad altre di carota. Verso anche, a filo, il succo di arancia, poi completo amalgamando con la ricotta, la scorza di arancia, e, alla fine con molta delicatezza, gli albumi montati a neve ferma. Come ultimo ingrediente aggiungo il lievito setacciato e mescolo delicatamente il composto per non farlo smontare.

Ungo una teglia con olio, spolvero di farina, verso il composto, livello e inforno a 180° C per 40 minuti, verificando con uno stecco al centro del dolce, la cottura . Sfornare, lasciare raffreddare prima di sformare. Preparo intanto un caramello leggero ponendo sul fuoco un pentolino antiaderente con zucchero e acqua. Quando inizia a bollire aggiungo le scorzettine tagliate a fiammifero, lascio caramellare, poi verso su un foglio di carta forno e distendo con la spatola in silicone il “quasi”caramello. Guarnisco il dolce con le scorzette e qualche goccia di caramello.

ROSA FRAGOLA

E’ tempo di frutti rossi, fragole, lamponi, mirtilli .. tutti ricchi di ottime virtù salutistiche, ma soprattutto, gustosi. Un dessert semplice presentato con quella nota romantica e molto femminile, in onore al mese di maggio, dedicato alle donne e alle mamme, con il fiore “per eccellenza” dedicato alla donna, la rosa, prossima a sbocciare nei nostri giardini.

GR. 400 RICOTTA VACCINA FRESCHISSIMA, GR. 250 PANNA FRESCA DA MONTARE, GR. 120 ZUCCHERO SEMOLATO, GR. 60 ZUCCHERO A VELO VANIGLIATO, GR. 200 FRAGOLE, GR. 12 COLLA DI PESCE IN FOGLI, 2 CUCCHIAI DI LATTE, LAMPONI E GOCCE DI MERINGA PER  GUARNIRE.

GR. 200 ZUCCHERO SEMOLATO, ML. 150 FRULLATO DI FRAGOLA, ML.50 ACQUA, GR.12 COLLA DI PESCE

DOSI PER 12-14 STAMPINI

Il procedimento è alquanto semplice. Per prima cosa mettere in ammollo i fogli di colla di pesce in acqua ben fredda, e lasciarveli un quarto d’ora circa. Metto a scaldare zucchero e acqua in un pentolino antiaderente. Raggiunto il semibollore unisco il frullato di fragole e i fogli di gelatina ben strizzati. Allontano dal fuoco e stempero bene lo sciroppo. Lascio intiepidire qualche minuto, poi verso il composto in stampini in silicone a forma di rosa. Lasciare raffreddare poi porre in frigorifero.

Analogamente a quanto sopra, mettere in ammollo i fogli di gelatina. Setacciare la ricotta ed amalgamarla, con la frusta o con una spatola, allo zucchero semolato, lavorando piuttosto tenacemente. Strizzare bene la gelatina e farla sciogliere nel poco latte indicato, ben caldo. Unirla al composto di ricotta. Pulire e tagliare le fragole a pezzetti. A parte montare la panna con lo zucchero al velo e, quando sarà ben ferma, aggiungerla al composto di ricotta, mescolando delicatamente, con movimento dal basso verso l’alto.

Con l’aiuto si una sac-a-poche, versare il composto di ricotta negli stampini a fiore e distribuire uniformemente in tutto lo stampo. Riporre in freezer per un quarto d’ora, per dare subito compattezza al dolce, poi trasferirlo in frigorifero per almeno 2 ore. Se non lo si consuma nell’immediato, conservarlo in freezer anche per l’intera notte, poi trasferirlo in frigorifero qualche ora ad ammorbidirsi. Sformare e servire accompagnato da salsa alle fragole e lamponi.

DOLCETTI AL CIOCCOLATO, MANDORLE E CAFFE’

Mi capita ogni tanto  di ricevere a casa amiche o genitori di amici dei miei figli, che passano a riprendere i loro pargoli dopo un pomeriggio di studio o una “pizzata” in compagnia. Diventa anche questa occasione per preparare qualche dolcetto da offrire accompagnato al caffè. E’ oggi il turno di uno sfizioso quadratino al cioccolato, mandorla e caffè: la sua consistenza è morbida, il gusto non esageratamente dolce.

GR.200 BURRO, GR.320 ZUCCHERO, GR.150 FARINA, GR 8 LIEVITO X DOLCI, GR. 30 CACAO AMARO, GR.150  CIOCCOLATO FONDENTE,  4 UOVA, GR. 60 MANDORLE, 1 TAZZINA DI CAFFE’ ESPRESSO

Preriscaldare il forno a 180° C. Nella planetaria lavorare con le fruste il burro ( a temperatura ambienta) con lo zucchero, fino ad avere un bel composto spumoso. Intanto setacciate la farina con il lievito ed il cacao amaro. Sbattere leggermente le uova e unirle, poco per volta, al composto di burro e zucchero. Unire anche il caffè freddo. Aggiungere infine, sempre poco per volta e senza più utilizzare la frusta, ma eventualmente la “foglia” o, semplicemente, una spatola in silicone, la farina con il lievito e il cacao, e le mandorle ridotte quasi in polvere.

Rivestire con un foglio di carta forno una teglia rettangolare e versarvi il composto preparato. Distribuire uniformemente e infornare a 180° C per 30 minuti, facendo la prova dello stecchino per verificare la cottura.

Lasciare raffreddare prima di porzionare

DOLCE CUORE AI LAMPONI

Un Cheesecake romantico dalla forma a cuore, con  glassa alle fragole e lamponi e gelatine tutto zucchero. Una occasione speciale per gustare in famiglia un dolce preparato con amore, per la Prima Comunione di Camilla. La dieta può aspettare.

Base biscotto: GR. 300 BISCOTTI SECCHI, GR.100 BURRO, GR.20 ZUCCHERO DI CANNA GREZZO, GR.50 CEREALI AL CACAO

Crema: GR.500 FORMAGGIO PHILADELPHIA, GR.180 ZUCCHERO SEMOLATO, 2 UOVA – 1 TUORLO, GR.10 AMIDO DI MAIS, GR. 10 AMIDO DI RISO, UN PIZZICO DI SEMI DI VANIGLIA, GR.80 CIOCCOLATO BIANCO, GR. 80 UVETTA SULTANINA.

Gelatina: 200 ZUCCHERO, 150 FRULLATO DI FRAGOLA E LAMPONE, GR.50 ACQUA, GR. 12 COLLA DI PESCE

Preparare la base biscotto tritando finemente, quasi a farina, i biscotti, i cereali e lo zucchero. Mescolare poi con il burro ammorbidito; distribuire il composto in una tortiera a forma di cuore (occorre utilizzare una tortiera in silicone, ossia molto elastica, che consenta di sformare il dolce una volta freddo. In alternativa usare uno stampo a cerniera removibile), pressare uniformemente per creare una base compatta, dello spessore di circa 1,5 centimetri. Lasciare riposare in frigorifero.

Per la crema, sciacquare e lasciare  in ammollo l’uvetta in una bacinella con acqua calda, in modo che “rinvenga”. In una ciotola  sbattere le uova e il tuorlo con lo zucchero, fino ad avere un composto soffice. Ammorbidire il formaggio lavorandolo con una spatola, ed unirlo poi alle uova. Completare la crema aggiungendo le polveri e la vaniglia. Tritare il cioccolato bianco in piccole scagliette, scolare l’uvetta dall’ammollo, asciugarla e passarla nella farina prima di aggiungerla al resto degli ingredienti. Versare la crema nello stampo sopra la base a biscotto, in uno strato uniforme. Cuocere in forno a 180°C per 20 minuti, poi abbassare a 160 ° C per altri 40 minuti circa, fino a che il composto di uova sia diventato soffice e asciutto. Lasciare riposare in forno spento e aperto per 10 minuti, poi completare il raffreddamento a temperatura ambiente.

Mettere in ammollo i fogli di gelatina in acqua ben fredda, per 15 minuti circa. Preparare intanto uno sciroppo con lo zucchero, l’acqua e il frullato di frutti; quando il liquido alzerà il bollore, aggiungere la gelatina ormai morbida e ben strizzata. Mescolare, lasciare intiepidire, poi versare una parte sulla torta, formando uno strato uniforme, e la restante in stampini a forma di cuore (meglio anche in questo caso quelli in silicone). Porre a raffreddare bene in frigorifero. Prima di servire distribuire sulla torta i cuoricini, fragole e lamponi a piacere e qualche goccia di meringa.

SPUMA GELATA variegata alle fragole

Questo dessert è semplicissimo, soffice e “amabile”. 

GR. 400 GELATO FIOR DI LATTE, 8-10 FRAGOLE, 1 ARANCIA TAROCCO PICCOLA, 1 CUCCHIAINO DI ZUCCHERO AL VELO, QUALCHE MINI MERINGA PER GUARNIRE

Il gelato Fior di latte può essere acquistato, ma lo si prepara velocemente anche in casa. Occorrono ml.250 di latte e altrettanta panna fresca, cui aggiungere gr.100 di zucchero al velo setacciato e i semi di vaniglia, estratti dal baccello. Io lascio in infusione anche la stecca di vaniglia, per un paio d’ore,  nel latte, poi la tolgo e introduco nella gelatiera il composto di panna, latte e zucchero ben mischiati. Lasciare la  macchina per il gelato in funzione per il tempo indicato, poi trasferire il gelato nel freezer.

Preparare intanto un frullato con le fragole, lo zucchero al velo e il succo d’arancia. Distribuire il gelato ancora abbastanza morbido nelle coppette, versare al centro un po’ di frullato alle fragole e, con i rebbi della forchetta, dare una mescolata, in modo da creare delle striature rosse nel gelato. Guarnire con mini meringhe e qualche fogliolina di menta.

CHEESECAKE MIGNON

Mi sono cimentata in un cheesecake versione mignon: tanta sofficità e quel gusto delicato e un po’ acidulo che caratterizza questo dolce, di origine anglosassone, preparato sia a freddo, senza cottura, che nella versione “da forno”, come quella che illustro. Appena fatti, sono stati subito divorati!

GR.150 BISCOTTI ALLA PANNA, GR. 50 CEREALI AL CACAO, GR, 90 BURRO, GR. 320 FORMAGGIO PHILADELPHIA, GR, 200 RICOTTA VACCINA, ML. 60 PANNA FRESCA, GR. 120 ZUCCHERO, 2 UOVA E 2 TUORLI, GR. 10 FARINA DI RISO, GR. 10 AMIDO DI MAIS, VANIGLIA, GR.90 MIRTILLI ROSSI.

DOSE PER 16-18 MIGNON

Sbriciolare fino a ridurre in farina i biscotti (io ho usato le ciambelline tonde, tipo Macine) e i cereali al cacao (tipo Stelline). Sciogliere il burro e mescolarlo alle polveri. Distribuire il composto sul fondo di stampini in silicone a forma cilindrica, formando uno strato, in ciascuno, di almeno cm. 1,5 e pressare bene. Riporre in frigorifero a rassodare.

Porre in ammollo i mirtilli rossi essiccati e farli rinvenire in acqua tiepida.  Poi sciacquarli e asciugarli bene.

In una ciotola setacciare la ricotta ed amalgamarla al formaggio spalmabile, unendo zucchero e vaniglia (i semi di mezzo baccello). Versare la panna, non montata, e mescolare con cura. Sbattere leggermente uova e tuorli ed  aggiungerli, poco alla volta, al composto, continuando a mescolare. Unire, setacciandole,  anche le polveri e mescolare il tutto, ottenendo un composto liscio e abbastanza fluido.

Distribuire la crema sulle basi di biscotto fredde, colmando gli stampini a circa i centimetro dal bordo. Distribuire in ciascuno qualche mirtillo rosso asciutto. Cuocere il forno già caldo a 170° C per 20-25 minuti, controllando con uno stecco che il composto cremoso si sia rappreso. Lasciare riposare a temperatura ambiente, poi riporre in frigorifero per una mezzora, poiché occorre sformare i mignon da freddi. Guarnire con un frullato di fragola e una ganache al cioccolato.

 

COPPA AI DUE CIOCCOLATI con caramello piccante

La Mousse al cioccolato “ricetta originale” prevede l’utilizzo dell’uovo, sia il tuorlo montato con lo zucchero, che l’albume montato a neve che, con la panna anch’essa montata, dona a questo dessert una straordinaria sofficità. In questa coppa invece, di per sé davvero semplice da realizzare, occorre solo del buon cioccolato fondente, dell’altrettanto buon  cioccolato al latte,  e panna, sia  fresca che da cucina. La guarnizione sarà puro esercizio di fantasia.

GR. 200 CIOCCOLATO FONDENTE AL 70%, GR.200 CIOCCOLATO AL LATTE, GR. 125 PANNA FRESCA, GR. 300 PANNA DA CUCINA, GR. 10 ZUCCHERO AL VELO, GR.10 CACAO AMARO.

Per il caramello: GR. 50 ZUCCHERO SEMOLATO, PEPERONCINO IN POLVERE.

Sciogliere il cioccolato (il procedimento è analogo sia per quello fondente che per quello al latte) al microonde fino ad ottenere una consistenza morbida. Occorre porre molta attenzione in questa fase, per evitare che il cioccolato superi la soglia dello scioglimento e cominci a granire, ossia assuma un aspetto  granuloso. In tal caso meglio evitare rimedi e ripartire con altro cioccolato. Unire poi, ancora caldo ma non troppo, la panna da cucina (metà dose) e mescolare bene e velocemente, per fare uniformare. Aggiungere poi, quando la temperatura del composto sia quasi fredda, la panna montata (metà dose), mescolare delicatamente e porre in frigorifero a raffreddare. Fare la stessa cosa con l’altro cioccolato.

Per il caramello, utilizzare un pentolino antiaderente. Lasciarlo sul fuoco a scaldare bene, poi iniziare a versare sul fondo una piccola quantità di zucchero. Questo comincerà a sciogliersi, prima sui bordi, poi verso il centro. Non mescolare, ma unire altro zucchero ricoprendo le zone dove quello nel pentolino si è sciolto. Continuare così fino a completo utilizzo di tutto lo zucchero. Smuovere il pentolino dal fuoco se iniziasse a colorare troppo, e, con una spatola in silicone, dare solo qualche leggera mescolata, poi rimettere sul fuoco e continuare. Il caramello è pronto quando assume un bel colore ambrato. Aggiungere una spolverata di peperoncino e mescolare, poi lasciare intiepidire.

Confezionare le singole coppe distribuendo parte della mousse al fondente sulla base del bicchiere, distribuire sopra un velo di caramello piccante, aggiungere la mousse al cioccolato al latte. Completare con panna montata e fragole caramellate. Servire con qualche biscotto.

DOLCE AL CUCCHIAIO di RISO e LATTE

Il Risolatte è una di quelle merende che i miei figli, da piccoli, apprezzavano molto. Trovavo pratico acquistarlo già pronto nel banco frigor del supermercato. Un pomeriggio d’estate, sfogliando una vecchia Cucina Italiana degli anni Settanta, vedo fotografata una grande coppa in vetro, troneggiare su una tovaglia dorata dal tessuto un po’ increspato, e guarnita con ciuffetti di panna e amarena e palline di melone intervallate a foglioline di menta!! Ho pensato: che presentazione abominevole! Poi osservo il titolo della ricetta: RISO DOLCE, leggo ingredienti e preparazione e … parto col prepararla. Nonostante l’impatto visivo datato e poco accattivante, il dolce è davvero delicato e morbido. Provare

ML.150 PANNA DA MONTARE, GR.100 RISO CARNAROLI, GR.75 ZUCCHERO SEMOLATO, ML.500 LATTE INTERO, 2 TUORLI, VANIGLIA, SALE

Per questo dolce al cucchiaio occorre che il recipiente in cui verrà servito sia freddo, per cui porre una coppa grande o ciotoline monoporzione in frigorifero.

Mettere sul fuco una casseruola con il latte, unire un pizzico di sale e un baccello di vaniglia (utilizzando il baccello intero, il latte si profuma ma resta limpido, qualità che apprezzo in questa preparazione). Quando si alzerà il bollore tuffarvi il riso, abbassare la fiamma al minimo e lasciare cuocere lentamente fino a completo assorbimento del latte, mescolando spesso per evitare che il riso attacchi al fondo. Se si asciugasse troppo prima della completa cottura, aggiungere altro latte o acqua.

Togliere poi la casseruola dal fuoco e, ancora caldo, versarvi lo zucchero,  poi, uno alla volta, i tuorli, mascolando bene. Lasciare raffreddare.

Poco prima di completare la preparazione, montare la panna ben soda e unirla al riso ormai ben freddo. Versare il composto nella coppa tenuta al freddo (o nelle singole coppette) e rimettere in frigor per una buona mezz’ora prima di servire

A piacere guarnire con pinoli o mandorle tostate e una spolverata di cannella

 

 

TIRAMISU’ ALLE FRAGOLE e cioccolato bianco

Quando arriva il momento del DOLCE, inutile negarlo, l’aspettativa è alta. E non c’e nulla da fare: il dolce deve essere intrigante, goloso, infatuante! … e se, per caso, fosse anche sano, meglio così: l’impostante è che sia squisito e morbido, in modo che non manchi il piacere di gustarlo.

GR.250 BISCOTTI SAVOIARDI, GR.250 BAGNA ALLA FRUTTA, GR.500 FRAGOLE FRESCHE, GR50 CIOCCOLATO BIANCO

Per la crema: ML. 400 LATTE INTERO, ML.200 PANNE FRESCA, GR.250 MASCARPONE, 5 TUORLI UOVO, GR.120 ZUCCHERO SUPERFINO, GR,10 ZUCCHERO AL VELO, GR.18 AMIDO DI MAIS, GR.18 AMIDO DI RISO, VANIGLIA, GR. 150 CIOCCOLATO BIANCO

Come nella ricetta del Tiramisù Bianco, anche in questa versione preferisco evitare l’utilizzo dell’uovo crudo. Preparare quindi una crema al mascarpone partendo da una base di crema pasticcera. In una ciotola per microonde sbattere leggermente i tuorli con lo zucchero, unire a freddo il latte e metà della panna, le polveri, la vaniglia, mescolare bene il tutto e porlo a cuocere, ben coperto con pellicola apposita, nel microonde alla massima potenza, per 100 secondi. Togliere, mescolare, rimettere in forno ben chiuso e ripetere l’operazione fino a che la crema si addensi, per un paio di volte ancora, magari a intervalli di soli 30 secondi, facendo attenzione a non far cuocere l’uovo. Lasciare poi raffreddare, sempre ben coperto.

Per la bagna in cui “ammollare” (più che inzuppare) i biscotti, diluire del succo di frutta, preferibilmente un centrifugato di fragole e arance, ma qualsiasi liquido ad alta percentuale di frutta può andar bene, con una piccola  percentuale di acqua e zucchero.

Quando la crema è fredda, unire il mascarpone ammorbidito mescolandolo con una frusta, e la restante panna montata con un cucchiaio di zucchero al velo, e delle scagliette sottili di cioccolato bianco, tagliate a coltello dal cioccolato ben freddo. Porre qualche minuto nel congelatore per amalgamare. Intanto lavare e tagliare a fettine sottili le fragole.

Prendere un recipiente possibilmente di vetro, poiché in questa preparazione è piacevole osservare gli strati sovrapposti. Distribuire sul fondo un piccolo strato di crema, adagiarvi sopra qualche biscotto ammorbidito con la bagna, procedere con uno strato di fragole, coprire con altra crema e proseguire alternando gli strati, ultimando con uno alla crema. Consiglio di coprire il tutto con pellicola e tenere in frigorifero per un paio d’ore, ma anche una intera notte, facendo in modo che le consistenze e i profumi si amalgamino. Prima di servire, lasciare una decina di minuti a temperatura ambiente e completare con qualche fragola e scagliette di cioccolato.

 

BROWNIES al Cioccolato Fondente

Ho scoperto la praticità di preparare i Brownies già da qualche anno, in occasione di compleanni o merende dei miei figili con amici. Parlo di praticità perché è un dolce che si prepara il giorno prima, non richiede riposo prima dell’infornata, e risulta perfetto se cotto in una teglia rettangolare bassa che consenta poi di porzionarlo a quadrotti, ideali per una merenda in piedi. Il successo, tra i ragazzini, è assicurato!!

GR.150 FARINA, GR 8 LIEVITO X DOLCI, GR. 30 CACAO, GR.200  CIOCCOLATO FONDENTE (DI CUI GR.90 DA FONDERE, LA RESTANTE PARTE DA RIDURRE A SCAGLIE), GR.200 BURRO, GR.400 ZUCCHERO, 4 UOVA, GR. 60 MANDORLE, GR.60 UVETTA.

 

 

Lavorare il burro (che deve essere morbido, a temperatura ambienta) con lo zucchero, fino ad avere un bel composto spumoso. Intanto setacciate la farina con il lievito ed il cacao amaro. Sbattere leggermente le uova e unirle, poco per volta, al composto di burro e zucchero. Aggiungere infine, sempre poco per volta e senza più utilizzare la frusta, ma eventualmente la “foglia” o, semplicemente, una spatola in silicone, le polveri miscelate. Da ultimo unire al composto le mandorle tritate, le scagliette  di cioccolato e l’uvetta, precedentemente ammollata, sciacquata e asciugata.

Rivestire con un foglio di carta forno una teglia rettangolare e versarvi il composto preparato. Distribuire uniformemente e infornare a 180° C per 30 minuti, facendo la prova dello stecchino per verificare la cottura.

Lasciare raffreddare prima di porzionare

 

 

CROSTATA DI FRUTTI ROSSI

Ricordo che, da bambina, l’arrivo della bella stagione, quando dopo Pasqua si cominciava a pranzare all’aperto, era caratterizzato dal dolcissimo profumo delle fragoline di bosco. Le poche piantine, accuratamente “seguite” da mio papà, in qualche anno avevano creato un tappeto odoroso proprio sotto la terrazza, e noi bambini ne coglievamo quasi quotidianamente una ciotolina, scegliendo tra quelle più mature. I miei figli, al contrario, possono soddisfare la loro voglia di fragole anche a Febbraio, trovandone di belle grosse esposte dal fruttivendolo. Non hanno molto in comune con quelle di allora, ma adesso, in Aprile, si lasciano gustare.

Per la frolla:  GR. 250 BURRO DI PANNA, N° 4 TUORLI UOVO, GR. 170 ZUCCHERO, GR. 420 FARINA 00, SCORZA LIMONE, VANIGLIA, PIZZICO DI SALE.

Per la crema pasticcera: ML.500 LATTE, GR.150 TUORLI, GR.150 ZUCCHERO, GR.18 AMIDO DI MAIS, GR.18 AMIDO DI RISO, VANIGLIA.

Per guarnire: FRUTTI ROSSI

 

Per prima cosa montare i tuorli con lo zucchero a velocità sostenuta. Si può anche pensare di utilizzare gr.100 di zucchero semolato e gr. 70 di zucchero a velo: la consistenza della frolla risulterà più morbida e aromatica. Portare il burro a temperatura ambiente (io utilizzo il microonde) e unirlo alle uova montate. Aggiungere ora le polveri (farina, semi di vaniglia,sale) precedentemente setacciate e la scorza di limone grattugiata (io ne metto davvero poca perché non amo molto il gusto della scorza di limone). Quando la consistenza dell’impasto è morbida, mettere a riposare in frigorifero per almeno 30 minuti.

Preriscaldare il forno a 180° C. Riprendere l’impasto dal frigorifero, lavorarlo poco per renderlo nuovamente elastico, poi stenderlo col mattarello in uno strato di 4 millimetri circa. Imburrate uno stampo a cerniera, (o un qualsiasi altro stampo, sebbene si debba poi fare molta attenzione a non rovinare il dolce quando lo si sforma) sia sul fondo che sul bordo; disporvi un disco di frolla sufficientemente ampio da rivestire  fondo e  bordo. Bucherellare il fondo con i rebbi di una forchetta, posizionare sulla frolla un foglio di carta alluminio sufficientemente grande da “sbordare” la torta, e versarvi sopra legumi secchi, o sale grosso, o altro idoneo a tenere in forma la base della crostata.

Cuocere a 180° C. per 25-30 minuti circa, verificando la cottura  ed eventualmente rimuovendo il contenuto posto a tenere in forma e proseguendo la cottura “scoperta” per 5′. Lasciare che il dolce raffreddi prima di sformare.

CREMA PASTICCERA: si può procedere portando a bollore il latte, aromatizzato con la stecca di vaniglia, poi versarvi le uova e lo zucchero precedentemente montati, lasciare riprendere il bollore e mescolare energicamente con la frusta, allontanandosi dal fuoco. Oppure si possono  sbattere appena le uova e lo zucchero in un recipiente per microonde, aggiungere il latte e le polveri, coprire ermeticamente il recipiente e far cuocere nel microonde alla massima potenza per un minuto. Togliere dal forno, verificare la consistenza, mescolare, coperchiare nuovamente e ripetere l’operazione un paio di volte, magari per soli 30 secondi a volta per non far addensare troppo. Lasciare poi raffreddare ben coperto. Aggiungere, a piacere, mascarpone o panna montata per ottenere una maggiore cremosità.

A freddo montare il dolce distribuendo la crema pasticcera o chantilly sulla crosta di frolla, decorare con la frutta fresca, spennellare con la gelatina per dolci (anche spry) e tenere in frigorifero per un paio d’ore. Servire non troppo fredda.

MERENDA ALL’APERTO

E’ l’ultimo giorno di marzo, il sole è bello caldo, gli alberi da frutta, i prunus, le azalee, quei fiorellini viola e bianchi che crescono spontanei  nei prati, hanno ulteriormente contribuito a rallegrare questo pomeriggio primaverile. Un bel vento spazza ogni nuvola dal cielo. Che altro dire: prima fantastica occasione per una merenda all’aperto!

Non si tratta di una ricetta; semplicemente lasciarsi coinvolgere dal piacere dell’aria pulita e fresca e allestire un tavolo con marmellata e cornetti, succo di frutta, un cestino di frutta fresca e, come sfizio goloso,  delle brioches fragranti e friabili, farcite con panna e fragole. Sono da gustare con gli occhi, per i pochi istanti in cui provo a immortalare la merenda in una fotografia: poi sarà “mambassa”.

TIRAMISU’ BIANCO

Ci sono diverse versioni per questo dolce. Una piuttosto conosciuta, molto semplice, utilizza a crudo tuorli d’ uovo e zucchero montati bene, unisce a questo composto il mascarpone un po’ lavorato per renderlo più morbido, gli albumi montati a neve con lo zucchero; volendo, della panna montata. Gli ingredienti sono:

6 tuorli, 60 g. zucchero, 500 g. mascarpone, 6 albumi, 60 g. zucchero

Ho provato un’altra versione, preparando  la crema pasticcera tradizionale -anche al microonde- unendo panna montata e/o mascarpone, ottenendo una sorta di Chantilly.  Per il “montaggio” ho  alternando strati di savoiardo fresco imbevuto in una bagna all’orzo (perché uno dei miei ospiti non gradisce il caffè) , con crema Chantilly, completando l’ultimo stato con un crumble di  briciole di biscotto integrale all’avena e scaglie di cioccolato bianco, guarnendo con piccole meringhe.  Gli ingredienti:

per Chantilly: 400 latte: 100 panna; 150 tuorli (circa 6); 150 zucchero superfino; 18 amido mais; 18 amido riso; vaniglia. 80 panna da montare

250 g. savoiardi, 400 g. bagna al caffè d’orzo , 150 g. biscotti avena , 70 g. cioccolato bianco

 

 

 

 

 

TORTINE alla ricotta e amarena

Quando mi cimento in preparazioni di dolci, mi accorgo che inevitabilmente la suggestione che provo è quella di una portata bijoux, qualcosa di ovattato, delicato, romantico, specie se realizzato in piccole porzioni, come queste tortine. Se poi aggiungo qualche cuoricimo … è davvero una coccola per il palato e l’umore!

Pasta frolla: GR. 250 BURRO DI PANNA, N° 4 TUORLI UOVO, GR. 170 ZUCCHERO, GR. 420 FARINA 00, SCORZA LIMONE, VANIGLIA, PIZZICO DI SALE.

Ripieno: 1 VASETTO  AMARENE SCIROPPATE, GR. 100 RICOTTA DI PECORA

Per prima cosa montare i tuorli con lo zucchero a velocità sostenuta. Portare il burro a temperatura ambiente (io utilizzo il microonde) e unirlo alle uova montate. Aggiungere ora le polveri (farina, semi di vaniglia,sale) precedentemente setacciate e la scorza di limone grattugiata (io ne metto davvero poca perché non amo molto il gusto della scorza di limone). Quando la consistenza dell’impasto è morbida, metterlo a riposare in frigorifero per almeno 30 minuti.

Riprendere l’impasto, lavorarlo poco per renderlo nuovamente elastico, poi stenderlo col mattarello in uno strato di 4 millimetri circa. Imburrate bene degli stampini da tortina circolari e disporvi un disco di frolla sul fondo e i bordi. Mescolare insieme la ricotta setacciata e le amarene (io realizzo una marmellata di amarene con quelle raccolte a luglio dall’albero in giardino. L’amarena, come frutto, anche quando ben matura, ha un sapore asprigno, tanto da essere detta anche “marasca”, perché leggermente aspra. Cotta a lungo con lo zucchero diventa poi una composta delicata e accattivante). Distribuire una dose abbondante di composto sui dischi di frolla, precedentemente bucherellati con una forchetta. Con il rimanente impasto ritagliare dei dischi più piccoli e disporli al centro degli stampini. Guarnire, a piacere, con cuoricini di frolla. Spennellare con latte e infornare a 180° C per 15-20 minuti, controllando la cottura. Lasciare raffreddare bene prima di sformare le tortine e servirle con zucchero a velo in abbondanza.