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BROWNIES con nocciole

E’ un dolce che ormai preparo a memoria, data la grande quantità di volte in cui l’ho realizzato: per feste di compleanno, per la merenda a casa con le amiche, per i pranzi a buffet, nei Coffee break di lavoro … la richiesta è sempre questa: i Brownies. Oggi ancora più profumati dalle Nocciole Piemonte IGP, squisite.

Ingredienti:  per circa 40 quadrotti

GR. 210 BURRO, GR. 160 ZUCCHERO DI CANNA GREZZO, GR. 240 ZUCCHERO SEMOLATO, 4 UOVA, GR.165 FARINA 00, GR.100 CIOCCOLATO FONDENTE AL 72%, GR.10 LIEVITO VANIGLIATO, GR. 30 CACAO AMARO, GR. 50 NOCCIOLE.

Portare il burro a temperatura ambiente, morbido e lavorabile. Montare burro e zuccheri in planetaria fino ad avere un composto soffice. Aggiungere una alla volta le uova, sempre con la frusta in azione. Setacciare la farina, il cacao, un pizzico di sale ed il lievito. Versarli a pioggia nella planetaria e amalgamarli al composto di uova e burro, delicatamente. Ridurre il cioccolato in scagliette e le nocciole in granella grossolana. Aggiungere anche questi ingredienti e mescolare delicatamente. Versare il composto in una teglia rettangolare rivestita di carta da forno e livellarlo. Infornare a 170°C per 25′ circa. Lasciare intiepidire prima di suddividere in dolce in quadrotti.

ARROSTO di Tacchino al latte

Avevo a pranzo alcune amiche di mia figlia, e soddisfare le loro esigenze gastronomiche non è impresa facilissima: la scorsa settimana Giacomo ha preparato loro una pizza, mettendo tutte d’accordo. Questo sabato ho voluto osare qualcosa in più, ma … verdure no, anche  pomodori no, pasta asciutta nì … arrosto SI’!!! Perfetto, una fesa di tacchino tagliata, battuta e farcita … anche se poi la farcia, la parte più saporita, per diffidenza precostituita  è rimasta nei piatti: pazienza.

Ingredienti  per 6-8 persone

GR.800 CIRCA DI FESA DI TACCHINO, GR. 100 DI GUANCIALE A FETTINE SOTTILI, 1 SCAMORZA AFFUMICATA, GR.100 PANCETTA COPPATA A FETTINE, LT.1 LATTE INTERO, 1 BICCHIERE DI VINO BIANCO SECCO, OLIO, SALE, PEPE, ALLORO, 1 SPICCHIO AGLIO.

Tagliare la fesa di tacchino in modo da riuscire a distenderla in forma pressapoco rettangolare. Coprire la superficie della carne con pellicola da cucina e batterla  col batticarne per distenderla e assottigliarla un poco. Levare la pellicola, salare e pepare leggermente. Distribuire sulla carne le fettine di Guanciale e di scamorza, tagliata sottile. Partendo dal lembo superiore avvolgere su se stessa  la fetta di tacchino farcita, mantenendo all’interno il suo ripieno. Ottenuto un rotolo compatto, salarlo leggermente e distribuire su tutta la superficie delle fettine di pancetta coppata. Legare la carne con un cordino di cotone per mantenerne la forma in cottura.

Scaldare una pirofila adatta alla fiamma -o un tegame- ungere con poco olio, lasciarvi insaporire l’aglio schiacciato, poi mettere a rosolare la carne, mantenendo viva la fiamma e sigillando bene il rotolo di tacchino su tutta la superficie. Versare nella pirofila il vino, fare insaporire la carne  e lasciarlo evaporare. Proseguire la cottura a fiamma media, semicoperto, irrorando con il latte e insaporendo con foglie di alloro. Rigirare la carne più volte durante la cottura, aggiungendo latte ogni volta che il liquido tende ad asciugarsi. Dopo un’ora circa -dipenderà dalla dimensione del pezzo e dal calore della fiamma-, spegnere, mantenere ben coperto e lasciare riposare per 10 minuti prima di servire, eliminando lo spago. Per poter affettare in modo ottimale un arrosto farcito o arrotolato è meglio che la carne sia fredda; basterà poi scaldarla già  affettata prima di servirla.

TORTA PAESANA PERE, CIOCCOLATO e RISO SOFFIATO

Per me la Torta Paesana ha il sapore dell’infanzia. Non era una ricetta tipica di mia mamma, eppure ricordo di averla più volte assaggiata a merenda, probabilmente preparata dalle signore nostre vicine di casa, donne del Paese, con i figli ormai grandi, che immagino la regalassero ai miei genitori per un gesto di cortesia nei confronti di noi quattro fratellini. Profumatissima di amaretto, umida ma non imbevuta di bagna, consistente e morbida al tempo stesso: una torta ideale per i bambini … e non solo!! Come molti dolci di tradizione popolare anche questa torta utilizza ingredienti “di recupero”, ossia avanzi di pane e biscotti inzuppati nel latte e profumati con aromi. Oggi ho voluto prepararne una con le pere e il cioccolato, un classico abbinamento in pasticceria, ma mai fino ad oggi provata in versione Torta Paesana. Eccola

Ingredienti: per una tortiera da cm.24 

GR. 180 PANE (TOSTATO O SEMI RAFFERMO), ML.200 LATTE INTERO, GR.230 ZUCCHERO SEMOLATO, 2 UOVA, GR.20 CACAO AMARO, GR. 20 CACAO ZUCCHERATO, GR.40 CIOCCOLATO FONDENTE, 2 PERE WILLIAMS MATURE, GR.40 BURRO, GR.100 BISCOTTI SAVOIARDI/AMARETTI, GR.30 RISO SOFFIATO, GR.9 LIEVITO VANIGLIATO.

Tagliare il pane a pezzetti (io ho utilizzato pane a cassetta tostato e pane bianco semi raffermo), porlo in una ciotola, versarvi il latte a temperatura ambiente e lasciarlo a inzuppare per farlo rinvenire. Sbucciare le pare e tagliarle a pezzetti. Fondere il burro al microonde. Tritare finemente i biscotti -io ho usato metà Savoiardi e metà amaretti-, e tagliare il cioccolato in piccole scaglie.

 

Nella planetaria, o in una ciotola ampia, montare per qualche minuto uova e zucchero. Aggiungere le polveri di cacao setacciate e il burro fuso, ed amalgamare bene. Versare il composto ottenuto nella ciotola in cui il pane è ormai morbido (se fosse troppo inzuppato di latte strizzarlo leggermente prima di unirlo alle uova), e mescolare con cura. Unire le polveri di biscotto, le pere a pezzetti, il cioccolato in scaglie ed il riso soffiato. Lavorare poco gli ingredienti, giusto il tempo per ottenere un impasto morbido ed omogeneo. Versare il lievito setacciato, mescolare per distribuirlo nell’impasto, poi versare il tutto in una tortiera imburrata e infarinata. Cuocere in forno a 180°C per 40 minuti circa. Lasciare intiepidire il dolce prima di sformarlo. E’ buonissimo il giorno dopo, ottimo anche dopo un paio di giorni, se resiste, conservato al fresco.

SERATA DI FESTA

Contribuire a dare un tocco di luce e charme ad una cena organizzata per una ricorrenza importante: luci calde e tante candele, pigne e cortecce, cuoricini di stoffa, sfere di cristallo, fili di piccole perle … l’atmosfera è perfetta, che la festa abbia inizio!!  Una tavola preziosa, con calici in cristallo, ceramiche bianche e tovagliato in lino, ognuno, al proprio posto, si sente protagonista dell’evento. Vassoi, alzatine, coppe, taglieri … un buffet di sapori, in cui il Gambero al Cognac in crema di Cannellini, la Quiche ai porri e zucca con Castelmagno, i Crostini di panettone con burro di avocado e Crudo di Parma … diventano momenti per assaporare il gusto di una cucina genuina e creativa. Un ricordo da condividere con amici e parenti. Per organizzare al meglio la tua festa, contatta per informazioni   info@cuocainbrianza.com

CUORE DOLCE ALLE FRAGOLE

Preparare un dolce è sempre una dimostrazione di affetto. Quella di San Valentino è solo una occasione in più per realizzare una torta la cui forma a Cuore celebra la ricorrenza del quattordici febbraio, Festa degli Innamorati. Una versione  di cheesecake cotta, delicata e Rossa, morbida e fragolosa, con piccoli cuoricini a donare, se ce ne fosse bisogno, ancora più dolcezza a questo dessert tutta bontà.

GR.120 BISCOTTI DA COLAZIONE, GR. 80 CEREALI AL CACAO, GR, 90 BURRO, GR. 320 FORMAGGIO PHILADELPHIA, GR, 200 RICOTTA VACCINA, ML. 60 PANNA FRESCA, GR. 120 ZUCCHERO, 2 UOVA E 2 TUORLI, GR. 10 FARINA DI RISO, GR. 10 AMIDO DI MAIS, VANIGLIA-

GR. 200 FRAGOLE, GR.80 ZUCCHERO SEMOLATO, GR.50 SCIROPPO DI GLUCOSIO, 1/2 CUCCHIAINO AGAR-AGAR

Sbriciolare fino a ridurre in farina i biscotti secchi (io ho usato le ciambelline tonde, tipo Macine) e i cereali al cacao . Sciogliere il burro e mescolarlo alle polveri di biscotto e cereali. Distribuire il composto sul fondo di uno stampo in silicone a forma di cuore, formando uno strato di almeno cm. 1,5 e pressare bene, aiutandosi con un batticarne. Riporre in frigorifero a rassodare.

Intanto  setacciare in una ciotola la ricotta, amalgamarla al formaggio spalmabile e unire lo zucchero e la vaniglia (i semi di mezzo baccello). Versare sul composto la panna, non montata, e mescolare con cura. A parte sbattere leggermente uova e tuorli ed  aggiungerli, poco alla volta, al composto, continuando a mescolare. Unire infine, setacciandole,  anche le polveri -farina di riso e amido di mais- e mescolare il tutto, ottenendo un composto liscio e abbastanza fluido.

Distribuire la crema sulla base a cuore  di biscotto, colmando  a circa 1/2 centimetro dal bordo.  Cuocere il forno già caldo a 170° C per 20-25 minuti, controllando con uno stecco che il composto cremoso si sia rappreso. Lasciare raffreddare  a temperatura ambiente.

Preparare la gelatina alle fragole frullandole con lo zucchero. Trasferire il frullato in un pentolino, aggiungere lo sciroppo di glucosio e far cuocere a fiamma bassa, mescolando, fino al quasi bollore. Stemperare intanto l’agar-agar con poca acqua e unirlo al composto di fragole bollente. Mescolare con cura per distribuire uniformemente, poi allontanare dal fuoco e lasciare intiepidire.

Versare poi la gelatina alle fragole sulla superficie della torta cuore, in uno strato uniforme. Riporre in frigorifero e lasciare raffreddare completamente, in modo da poter poi sformare il dolce ben freddo.

Per decorare la torta ho realizzato dei cuoricini con il composto alle fragole, ponendolo in stampini a forma di cuore e lasciandolo solidificare nel freezer.

BISCOTTI ALL’AVENA, CIOCCOLATO E CACAO

Croccanti al punto giusto, delicati ed energetici, squisitamente cioccolatosi: i Biscottini all’Avena, cioccolato e cacao soddisfano così bene le aspettative dei miei figli che, preparati per la Colazione della domenica, sono spariti in pochi minuti. Un successo che mi ha esortata  a rifarli, in dosi più abbondanti, in una mattinata infrasettimanale, giusto per riuscire a ritrarli in qualche scatto prima che i ragazzi rientrassero da scuola. Ecco come prepararli.

Ingredienti  per circa 40 biscottini

GR.250 BURRO DI PANNA, GR.50 MIELE  DI TIGLIO, GR.150 ZUCCHERO SEMOLATO, GR.250 FARINA TIPO 00, GR. 260 FIOCCHI D’AVENA, 2 UOVA INTERE, GR. 50 ANACARDI -O NOCCIOLE-, GR.60 CIOCCOLATO FONDENTE AL 70%, GR.30 CACAO AMARO,  POCO SALE E BICARBONATO.

Montare il burro morbido con lo zucchero e il miele, quest’ultimo scaldato appena al microonde per renderlo fluido e più facilmente incorporabile. Lasciare lavorare la frusta in planetaria per 5-6 minuti. Far sciogliere a bagnomaria, o più comodamente con il microonde, il cioccolato, facendo attenzione a che non scaldi troppo e grenisca. In una ciotola sbattere  leggermente le uova, poi versarle a filo nella planetaria, in più riprese,  lasciando che il composto le assorba poco alla volta. Aggiungere anche il cioccolato sciolto, ormai tiepido, e mescolare.

Levare le fruste dalla macchina e inserire la foglia (o frusta a K), oppure  lavorare a mano con una spatola.  Incorporare delicatamente le polveri, ossia la farina, il cacao, il bicarbonato e il sale ben setacciati, in più momenti, inglobandoli al composto montato. Aggiungere poi i fiocchi d’avena, poco alla volta, e gli anacardi tritati a granella (o altra frutta secca. Io ho tritato insieme anacardi e 1 cucchiaino di zucchero, che ha assorbito l’eventuale olio rilasciato dalla frutta secca).

Inserire l’impasto in una sac-a-poche e distribuirlo in forma di biscotti tondi, o barrette, su foglio di silicone o di carta da cucina, precedentemente posizionato su una teglia o placca da forno. Cuocere in forno già caldo alla temperatura di 180°C per almeno 10-12’. Si può anche evitare l’uso della sac-a poche e distribuire l’impasto in una teglia rivestita di carta forno, livellandolo allo spessore di circa cm.1,5. Cuocerli con lo stesso procedimento appena descritto; una volta sfornati e intiepiditi, tagliarli a barrette o cubotti e lasciarli raffreddare.

BACCALÀ e mandorle con crema di carote e arancia

Il baccalà è un tipo di merluzzo nordico, conservato sotto sale per aumentarne la durabilità. Per questo necessita di una preparazione di qualche giorno prima di essere consumato. Occorre infatti eliminare quanto più sale possibile affinché si possa poi cucinare al meglio. Il trancio di Baccalà va sciacquato molto bene dal sale di conserva, poi messo in una capace bacinella con acqua fredda e lasciato in luogo fresco per 2-3 giorni, cambiando l’acqua almeno una volta al giorno, in modo che perda la forte salinità che lo caratterizza. Al termine di questo procedimento va scolato dall’acqua, tamponato con carta per asciugarlo e tagliato a tranci per la cottura.

Ingredienti:  per 6 persone

GR. 600 BACCALA’ SOTTO SALE, 1 CIPOLLA BIANCA, GR.80 BURRO,  ML.800 LATTE INTERO, ML.50 VINO BIANCO, 2 CUCCHIAI OLIO EXTRAVERGINE, TIMO FRESCO, SALE, PEPE

1 ARANCIA TAROCCO,  4 CAROTE, 1 PATATA PICCOLA, GR. 60 MANDORLE SPELATE A LAMELLE, 2 CUCCHIAI OLIO EXTRAVERGINE, AGHI DI LAVANDA, 1 SPICCHIO AGLIO, SALE, PEPE

Affettare sottilmente la cipolla bianca e riporla in una ciotola adatta alla cottura al microonde. Condire con olio, sale, vino bianco e pepe. Incoperchiare il recipiente e cuocere alla massima potenza del microonde per 3-4 minuti. La cipolla risulterà tenera e profumata. Trasferire la cipolla stufata in una capace padella ben calda, poi   adagiare, dalla parte della pelle, i tranci di baccalà. Lasciarli insaporire qualche minuto, rigirare, attendere ancora qualche minuto poi versare un poco di latte e proseguire la cottura, a fiamma medio-bassa, aggiungendo in più riprese il latte. Il pesce deve diventare tenero senza sfaldarsi, per cui la cottura deve proseguire per 20-25 minuti a fuoco delicato, aggiungendo poco alla volta il latte, e rigirando i tranci su tutti i lati.

Nel frattempo spelare le carote e tagliarne 3 a tocchetti. Procedere allo stesso modo con la patata. Far cuocere le verdure al vapore fino a che risultino tenere, unendo nel cestello anche gr.40 di mandorle. Con la carota tenuta da parte e l’arancia ottenere un centrifugato o, se non si avesse la centrifuga, frullare molto bene e filtrare il succo. La scorza di arancia può essere tagliata a filangè e condita con olio aromatizzato all’aglio, sale e pepe, ed utilizzata per guarnire il piatto.

Trasferire le verdure ancora calde nel bicchiere del frullatore o in recipiente adatto al mixer ad immersione, aggiungere il centrifugato, aggiustare di sale e pepe e frullare fino ad ottenere una crema soffice e vellutata.

Al momento di servire distribuire la crema di verdure calda a specchio sul piatto, adagiarvi sopra i tranci di baccalà alternati a tocchetti di patata al vapore, fettine di arancia e scorzette condite, e qualche aghetto di lavanda. Completare con una spolverata di mandorle a lamelle ed un filo d’olio extravergine.

 

SPAGHETTI al Pesto di noci con patate

L’ autunno è una stagione raggiante di colori caldi e di tanti ingredienti eccellenti per le ricette di cucina. Ed è inevitabile che alcuni prodotti  stagionali come il BASILICO, che per tutta l’estate ha profumato il giardino di casa, dia le ultime foglioline, in attesa di essere ripiantato per la prossima “bella stagione”. Anche se un po più “fiacco” e spoglio, è ancora a me preziosissimo ingrediente per questo condimento saporito.

Ingredienti: per 6 persone

GR. 400 SPAGHETTI N° 5, 2 SPICCHIO AGLIO, OLIO, 1/2 CIPOLLA BIANCA, 2 PATATE A PASTA GIALLA MEDIE -ottime quelle ricche di selenio-, 1 MAZZETTO BASILICO, GR.40 NOCI SGUSCIATE, POCO PARMIGIANO, 2 FETTE DI PROSCIUTTO COTTO AFFUMICATO, SALE, PEPE

In una padella ampia, in cui  mantecherò gli spaghetti a fine cottura, far stufare la cipolla tritata fine con 2 cucchiai di olio extravergine di oliva e 1 spicchio di aglio in camicia -da togliere dopo pochi minuti. Sbucciare e lavare bene le patate, poi grattugiarle e maglia grossa e versarle nel soffritto. Rigirare per far insaporire e aggiungere 1/2 bicchiere di acqua. Coperchiare e lasciare cuocere per 8-10′.

 

Preparare intanto il pesto con il basilico, lo spicchio d’aglio spelato, le noci, olio, sale  e poco Parmigiano, tritando il tutto -per comodità- con il mixer, ma per chi lo preferisse,  utilizzare il mortaio e pestare gli ingredienti fino ad avere una consistenza cremosa. Tagliare a striscioline le fette di prosciutto

Versare gli spaghetti in acqua bollente e salata, cuocerli al dente. Preservare 1 tazzina di acqua di cottura della pasta per mantecare il sugo. Scolare gli spaghetti e trasferirli nella pentola con le patate ridotte in crema: mantecare pasta e salsa, se occorre aggiungere acqua tenuta da parte. Aggiungere le strisce di prosciutto e il pesto alle noci. Amalgamare il tutto e servire caldo.

STRUDEL al RADICCHIO, ZUCCA E Gorgonzola

Questa è una semplicissima ricetta che, nella stagione autunnale, ho più volte preparato, sia per  pranzi a buffet, tagliando i filoncini di sfoglia in monoporzioni servite tiepide, che come alternativa vegetariana al tradizionale secondo piatto. Il contrasto di  sapori dolci e amari ed anche i colori degli ingredienti si mescolano in un insieme davvero gradevole.

Ingredienti: per tre filoncini

1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare, 1 cespo di radicchio rosso -meglio se trevigiano-, gr. 300 zucca già pulita, gr. 100 porro, olio extravergine, gr.200 Gorgonzola DOP, gr. 100 Parmigiano, 1 uovo, semi oleosi.

Preparare le verdure. Tagliare a tocchetti la zucca e  a rondelle fini il porro. Porre le verdure in una padella con 2 cucchiai di olio extravergine e -a piacere- qualche foglia di salvia. Lasciare cuocere semi coperto per 10′ circa, aggiungendo poca acqua se si asciugasse troppo. Lavare e tagliare a julienne il radicchio. Quando le verdure sono quasi cotte aggiungere il radicchio alla zucca, mescolare e ultimare la cottura per 3-4 minuti. Salare leggermente.

Stendere la sfoglia e ricavarne tre rettangoli lunghi e stretti. Distribuire su ciascuno un terzo del composto di verdure. spolverare con poco Parmigiano e completare con pezzetti di Gorgonzola. Richiudere la sfoglia verso il centro e pizzicare i bordi per tenerla aderente. Sbattere leggermente il tuorlo e spennellare con esso la superficie degli strudel. Guarnire con semi oleosi e infornare a 180°C per 20′ circa, fino a doratura della sfoglia.

I filoncini così preparati potrebbero tendere ad aprirsi in cottura: a me piace si aprano e li presento così. Se invece si vogliono mantenere chiusi, basta rigirarli con la sigillatura della sfoglia a contatto con la teglia. Se, anzichè come aperitivo, si vuole proporre lo strudel come secondo vegetariano, lasciare intero il rettangolo di sfoglia e riempirlo con tutti i componenti ben distribuiti, tranne che negli ultimi 3 centimetri verso il bordo. Arrotolare la sfoglia, spennellare la parte non farcita con il tuorlo per  sigillare. Procedere per la cottura come già spiegato.

 

MINI MUFFIN ALLA ZUCCA E TALEGGIO

Sfiziosi, appetitosi, di stagione, e con gustosa sorpresa all’interno. I mini Muffin alla zucca si prestano bene ad accompagnare un aperitivo, o come spuntino saporito. Idea golosa da copiare non solo per Halloween.

Ingredienti: per n°15 mini muffin

80  zucca, 1/2 cipolla bianca,  gr.30 yogurt bianco, gr. 30 olio arachidi, 1 uovo, poco sale, 30 Parmigiano grattugiato, gr.90 farina 00, gr.6 lievito x pane istantaneo, gr.4 bicarbonato, olio esxtavergine di oliva, 4-5 foglie di salvia. sale. Taleggio

Decorticare la zucca, eliminare semi e barba interna, lavarla bene e tagliarla a tocchetti. Affettare la cipolla molto finemente. Farla imbiondire con 2 cucchiai di olio e la foglie di salvia, unire la zucca e portare a cottura, semicoperto dolcemente, aggiungendo se occorre poca acqua: non dovrà sfaldarsi ma diventare comunque morbida. Eliminare la salvia , salare leggermente e frullare ancora calda. Lasciare intiepidire.

Intanto grattugio il Parmigiano e lo unisco insieme alle polveri. Quando la crema di zucca e quasi fredda aggiungo l’uovo, lo yoguet e l’olio di arachidi; mescolo bene poi aggiungo al composto le polveri, ed amalgamo.

Ungo con olio degli stampini da piccoli muffin. Con un cucchiaio, o una sache a poche, distribuisco in ciascun stampino una parte di composto, colmandolo circa a metà. Pongo al centro di ogni stampino un cubetto di formaggio Taleggio, poi copro con altro composto fino a mezzo centimetro dal bordo. Inforno in forno già caldo a 180°C per  18 minuti, poi spengo e lascio altri 3-4 minuti al caldo prima di sfornare. Lasciare raffreddare prima di sformare.

TORTA DI CAROTE, MANDORLE E ZENZERO

Mi piace pensare di portare in tavola parte della tradizione culinaria regionale appartenente a luoghi a me cari. Ricordo di avere assaggiato per la prima volta la Torta di carote, non senza qualche stortura di naso pensando che la verdura, in un dolce, lo rendesse cattivo, quando avevo circa dieci anni. Ero in vacanza in Trentino a casa di amici dei miei genitori,  e, al posto del tradizionale Strudel offerto spesso dai padroni di casa come dessert di fine pranzo, viene “introdotta” la Torta di carote, decantandone la squisita bontà e le innumerevoli proprietà nutritive. Era d’obbligo assaggiarne almeno una piccola fettina; ancora ricordo la delicatezza di sapore, la leggera granulosità dell’impasto e il profumo di mandorla e vaniglia che sprigionava. Davvero una delizia, una piacevole scoperta più volte riassaporata e oggi riproposta con alcune piccole varianti.

Ingredienti: per tortiera da 26 cm di diametro

4 UOVA GRANDI -utilizzo separatamente tuorli e albumi-, GR. 70 ZUCCHERO DI CANNA GREZZO, GR.130 ZUCCHERO SEMOLATO, ML. 120 OLIO DI ARACHIDI, GR.300 CAROTE (peso netto del prodotto), GR. 80 MANDORLE DOLCI NON SPELLATE -posso utilizzare anche un mix di mandorle, noci, nocciole-  GR.180 FARINA TIPO OO, GR. 100 FARINA INTEGRALE BIOLOGICA, GR.12 LIEVITO PER DOLCI, 1 CUCCHIAINO DI ZENZERO IN POLVERE, CANNELLA IN POLVERE, SALE.

In una planetaria, o in ampia bacinella, monto i tuorli con gli zuccheri. Trito la frutta secca con una piccola quantità di zucchero, circa un cucchiaio, che assorbe gli oli della frutta. Grattugio a maglia fine le carote lavate, nettate e spelate. Quando il composto di uova ha preso consistenza, aggiungo a filo l’olio, sempre con le fruste in azione. Unisco poi all’impasto, utilizzando non più la frusta ma una spatola per amalgamare, le carote grattugiate fini e le polveri (farine, lievito e aromi) precedentemente setacciate. Monto a neve ben ferma gli albumi e li amalgamo all’impasto con molta delicatezza. Verso il composto in una teglia unta d’olio e spolverata con farina. Inforno a 180°C per 35-40 minuti, verificando la cottura con una stecco che, affondato nel dolce, ne deve uscire appena umido. Lascio intiepidire prima di sformare. Servire fredda, guarnita con caramello e perle di zucchero.

CROSTATA con marmellata e crema cotta

E’ un classico, e come tutti i classici lo è diventata perché è sempre un piacere gustarla, come preludio di una dolce giornata, in compagnia di un te o caffè, come dolce coccola prima di addormentarsi: è sempre il momento giusto per gustarne la squisita cremosità. Una base di frolla, uno strato di marmellata -io avevo da terminare due barattoli, uno di fragoline, l’altro di prugne; messi entrambi !- e, a coprire il tutto, una crema pasticcera, o meglio una crema all’uovo aromatizzata al limone. Tutto in forno et voilà, il dolce è servito.

Ingredienti: per uno stampo da cm.32×12

Per la frolla: GR. 125 BURRO DI PANNA, GR.70 ZUCCHERO SEMOLATO, GR. 15 ZUCCHERO DI CANNA, GR.15 MIELE DI TIGLIO, 2 TUORLI, UN PIZZICO DI SALE, GR. 210 FARINA 00

Per la Crema Cotta: ML. 400 LATTE INTERO, SCORZA DI 1/2 LIMONE, 1 UOVA GRANDI E UN TUORLO, GR. 70 ZUCCHERO, GR. 60 FARINA 00

Marmellata di fragole, prugne, more, sambuco ….

Preparare la pasta frolla impastando il burro a temperatura ambiante con gli zuccheri ed il miele. Lasciare che il composto monti per alcuni minuti. Unire uno alla volta i tuorli, sempre impastando con la planetaria. Infine aggiungere la farina con un pizzico di sale, ben setacciata, mescolando con una spatola. Avvolgere l’impasto in pellicola e porre in frigorifero per almeno mezz’ora.

Per la crema cotta, far scaldare il latte aromatizzato con la scorza di limone. Non deve raggiungere il bollore, ma solo scaldarsi.  In un recipiente sbattere le uova ed il tuorlo con zucchero e farina setacciata. Versare sul composto una piccola dose di latte caldo filtrato, e continuare a mescolare per amalgamare bene. Procedere fino ad aver versato tutto il latte. Riportare il composto sul fuoco e, sempre mescolando con la frusta, far addensare le crema, facendo attenzione a che non si formino grumi. Non deve bollire, solo raggiungere una cremosità fluida. Spegnere la fiamma, allontanare dal fuoco e lasciare intiepidire.

Riprendere la frolla dal frigorifero, lavorarla brevemente per darle elasticità, poi stenderla in una sfoglia di 4-5 mm di spessore. Imburrare accuratamente uno stampo da crostata rettangolare -meglio con fondo removibile- e rivestire fondo e bordi con la frolla, pareggiando i contorni con un coltello. Bucherellare il fondo e distribuire uno strato di marmellata. Coprire con la crema all’uovo, cospargere la superficie con una spolverata di zucchero e infornare a 180°C per 30′ circa. Tolto dal forno lasciare raffreddare il dolce prima di sformarlo. Servire con amarene sciroppate.

TORTA DI MELE e crema cotta

Questo inizio di ottobre ci sta regalando giornate stupende, col tepore del sole ancora intenso e la limpidezza dell’aria cristallina. I colori cominciano a scaldarsi: sulle viti i grappoli sono ormai pronti alla vendemmia; sui meli i “pomi” dorati, ramati o rosso rubino attendono la raccolta. Il prossimo fine settimana, in Trentino, POMARIA rende la mela protagonista di un fine settimana ricco di eventi a tema. E inevitabile scatta il desiderio di una delicata torta alle mele.

Ingredienti:

Per la frolla: GR. 250 BURRO DI PANNA, GR.130 ZUCCHERO SEMOLATO, GR. 30 ZUCCHERO DI CANNA, GR.30 MIELE DI TIGLIO, 4 TUORLI, UN PIZZICO DI SALE, GR. 420 FARINA 00

Per la Crema Cotta: ML. 750 LATTE INTERO, SCORZA DI 1/2 LIMONE, 2 UOVA GRANDI E UN TUORLO, GR. 130 ZUCCHERO, GR. 120 FARINA 00,

Per la farcia: KG. 1 MELE GOLDEN, GR. 80 UVETTA, GR. 60 MANDORLE, GR. 40 ZUCCHERO SEMOLATO, SUCCO 1/2 LIMONE, ZENZERO, CANNELLA, NOCE MOSCATA.

per tortiera da cm 28 di diametro

Preparare la farcia. Lavare e sbucciare le mele, detorsolarle e tagliarle a fettine sottili. Disporle in un recipiente insieme allo zucchero, gli aromi e il succo di limone. Coprire con pellicola trasparente e lasciare riposare per alcune ore -anche l’intera notte- in luogo fresco.

Preparare la pasta frolla impastando il burro a temperatura ambiante con gli zuccheri ed il miele. Lasciare che il composto monti per alcuni minuti. Unire uno alla volta i tuorli, sempre impastando con la planetaria. Infine aggiungere la farina con un pizzico di sale, ben setacciata, mescolando con una spatola. Avvolgere l’impasto in pellicola e porre in frigorifero per almeno mezz’ora.

Per la crema cotta, far scaldare il latte aromatizzato con la scorza di limone. Non deve raggiungere il bollore, ma solo scaldarsi.  In un recipiente sbattere le uova ed il tuorlo con zucchero e farina setacciata. Versare sul composto una piccola dose di latte caldo filtrato, e continuare a mescolare per amalgamare bene. Procedere fino ad aver versato tutto il latte. Riportare il composto sul fuoco e, sempre mescolando con la frusta, far addensare le crema, facendo attenzione a che non si formino grumi. Non deve bollire, solo raggiungere una cremosità fluida. Spegnere la fiamma, allontanare dal fuoco e lasciare intiepidire.

Riprendere la frolla dal frigorifero, lavorarla brevemente per darle elasticità, poi stenderla in una sfoglia di 4-5 mm di spessore. Rivestire con carta forno fondo e bordi di una tortiera di 26-28 cm di diametro. Adagiare la frolla nella tortiera, facendola aderire bene ai bordi. Pareggiare i bordi con un coltello. Bucherellare il fondo con i rebbi di una forchetta. Versare sulla frolla le mele marinate; tritare grossolanamente le mandorle e distribuirle uniformemente sulle mele. Completare coprendo la farcia con la crema cotta. Infornare in forno già alla temperatura di 180°C e cuocere per 35-40′. Sformare la torta quando sarà fredda.

PICNIC tra le vigne

Autunno appena cominciato, coi colori ancora caldi e intensi dell’estate alle porte, il clima mite, il piacere di godersi, finchè sarà possibile, la vita all’aria aperta. Giornate più freschine ma piene di luce, in cui passeggiare in città per lo shopping di fine estate, o godersi il profumo del bosco, dal sentore di funghi e ciclamini, qui vicino casa. Sono per me questi i  piccoli lussi di stagione cui non voglio sottrarmi.

Una gradita occasione per gustare uno degli ultimi pic-nic “en plein air”,tra filari di viti ricolmi d’uva pronta alla prossima vendemmia, è stato il Primo Csaba Day, organizzato dalla signora Csaba Dalla Zorza in una tenuta sui colli veronesi. Una giornata diversa, con tante persone, per lo più signore, a condividere la passione per “la cucina di stile”, quella cadenzata da ritmi lenti in antitesi con le velleità da Master chef, quella che profuma di grano macinato a pietra da trasformare in fragrante filone di pane, quella in cui il servizio impeccabile e la “mise en place” hanno rilevanza tanto quanto la qualità dei cibi proposti. Una occasione per constatare dal vivo l’eleganza e il garbo di una donna disponibile e caparbia, chicchissima sia col suo grembiule da cucina che  con il morbido abito scuro fiorato da matinèe, appassionata e convincente nel raccontare a braccio -e non senza qualche spiritoso aneddoto- il percorso di preparazione del suo ultimo lavoro editoriale, una agenda ricca di consigli, qualche ricetta e tante piccole e preziose perle di saggezza dispensate con generosità.

Graditissima l’idea di offrire un cesto da picnic a ciascun partecipante, con panino e focaccia, un’insalata di quinoa con aneto e verdurine, un muffin sofficissimo e un frutto. Vino in degustazione, sia bianco che rosso, prodotto da La collina dei ciliegi, la tenuta ospitante. Immancabile il caffè e, più tardi, una tazza di te, preceduta da un piccolo corso sul tema. Complice anche una giornata calda e ventilata, il piacevole ricordo di questo primo Csaba day è sicuramente il primo appuntamento da segnalare nel libro-agenda  Csaba 5 Seasons. Alla prossima! Grazie Csaba

TORTA CIOCCOLATO E BANANE

Le banane sono il frutto preferito di mio marito, in particolare il gelato alla banana, che non così di sovente si trova nelle gelaterie. Di dolci alla banana, invece,  non se ne propongono molti, poiché il sapore intenso e profondamente marcato di questo frutto risulta molto persistente e tende a saturare, soprattutto quando cotto. Ma abbinate al cacao amaro, in un impasto soffice e arricchito da spicchi di susine, donano un aroma gradevole e una consistenza quasi cremosa alla torta, sicuramente apprezzata dagli estimatori delle esotiche banane come Giacomo. 

Ingredienti

Gr.110 burro, gr.160 zucchero zucchero semolato, gr.100 zucchero di canna, 2 uova, n° 10  susine (io ho usato Susine di Volpedo, varietà Santa Clara, dolcissime), n° 4 banane ben mature, ml.120 latte intero,  gr.240 farina, gr.16 lievito per dolci vanigliato,  gr.40 cacao amaro in polvere.

Come prima cosa preparare la frutta: lavare e affettare in spicchi le susine: sbucciare e schiacciare con una forchetta la polpa delle banane, porla in una ciotola e aggiungere il latte freddo. Mescolare per creare un composto cremoso. Accendere il forno alla temperatura di 180° e imburrare uno stampo a cerniera del diametro di 20 centimetri.

Portare il burro ad una consistenza morbida –a pomata- e lavorarlo con gli zuccheri all’interno della planetaria. Lasciare amalgamare gli ingredienti. Nel frattempo miscelare e setacciare farina, lievito e cacao. Quando burro e zucchero sono ben montati, unire, una alla volta, le due uova, continuare a mescolare, aggiungere –sempre con la macchina in funzione- il composto di banana  e, da ultimo e in più riprese, le polveri già miscelate fra loro, utilizzando una spatola per impastare il composto. Unire ora gli spicchi di susina e amalgamarli al resto.

Versare l’impasto nello stampo bene imburrato e infarinato. Infornare e cuocere per 35-40 minuti, verificando la cottura con il metodo dello stocco. Lasciare intiepidire il dolce nel forno spento per 10 minuti, poi tenerlo a temperatura ambiente per farlo raffreddare. Sformare la freddo. Io l’ho guarnita con una mousse leggera di cioccolato bianco ai cereali (White + Crisp della Ritter Sport), qualche fettina di susina e una granella di pistacchi tostati.