Monthly archives: maggio 2015

VASETTO di Yogurt, fragole e miele

Questo è davvero un piccolo sfizio goloso, semplicissimo, genuino, con la sofficità dello yogurt, la croccantezza dei fiocchi d’avena, e il delizioso sapore di fragola. (ho trovato dal fruttivendolo delle piccole e dolci fragoline di provenienza piemontese: hanno meno appeal rispetto ai fragoloni giganti, ma … basta assaggiarne una per capire la differenza). Ho utilizzato la crema di yogurt alla banana e vaniglia preparata ieri per il dolce “Millefoglie di fillo, yogurt, banana e miele”

GR. 200 FRAGOLINE, GR. 500 YOGURT BIANCO CREMOSO, 2 BANANE, VANIGLIA, GR.50 FIOCCHI D’AVENA, 2 CUCCHIAI MIELE MILLEFIORI, 2 CUCCHIAI ZUCCHERO SEMOLATO.

Questo dolce al cucchiaio, ideale per una merenda o un breakfast domenicale, si prepara semplicemente alternando in bicchieri o vasetti in vetro -un modo piacevole di rendere visibili gli ingredienti utilizzati- un primo strato di yogurt alla banana o anche semplice yogurt bianco cremoso, uno strato di fiocchi d’avena su cui versare a filo il miele, ancora uno stato di yogurt e, a completare, fragoline spolverizzate con zucchero.

Davvero semplice ed essenziale, delicato nella presentazione e al palato.

BASILICA DI GALLIANO, Cantù

Per chi capitasse nella Brianza comasca, più precisamente nel canturino, suggerisco una sosta alla Basilica di San Vincenzo, nota anche come Basilica di Galliano.

Ha festeggiato da qualche anno il suo primo millennio, ma gli attenti restauri e la cura con cui viene conservata non lasciano evidenza di questa sua veneranda età.

Sorge su un lieve promontorio, circondata da un prato scosceso e cintato. Accanto un altro piccolo gioiello architettonico: il Battistero, dalle forme sinuose, con il “Chrismon”, una pietra con particolari simboli cristiani incisi, presente sull’altare.

Come in molti luoghi di culto, semplici nella loro elevatissima sacralità, anche a Galliano, varcato l’ingresso, si percepisce il silenzioso -poiché stupefacente- piacere dell’osservazione. La pietra di colonne e capitelli, il legno del soffitto a capriate, gli affreschi dai colori tenui, su gran parte delle pareti e nella maestosa calotta absidale … tutto concorre a destare stupore e ammirazione per questo complesso, austera testimonianza di architettura lombarda.

TARTE TATIN di CIPOLLE ROSSE, BELGA E PANCETTA

Ho acquistato dei bei cipollotti di Tropea, colorati e invitanti.  Ho pensato subito di riparare ad una piccola mancanza nei confronti di mio marito, che da mesi anela la mia zuppa di cipolle ma, gli rispondo io, “ormai non è più stagione per zuppe!”

Ugualmente saporita e davvero “cipollosa” è questa Tarte Tatin, in cui ho inserito un tocco amarognolo in contrasto al dolce delle cipolle, ed uno affumicato dovuto alla pancetta. Non sempre sono soddisfatta delle varianti che apporto alle ricette – sperimento e poi, magari, non ripropongo-, ma in questo caso il risultato è  ben bilanciato, davvero da provare.

4 GROSSI CIPOLLOTTI DI TROPEA, 3 CESPO DI INSALATA BELGA, GR.150 PANCETTA AFFUMICATA, GR.20 BURRO, 3 CUCCHIAI OLIO EXTRAVERGINE, 2 CUCCHIAI ZUCCHERO DI CANNA, 2 CUCCHIAI ACETO BALSAMICO, SALE,  1 DISCO DI PASTA SFOGLIA, TIMO FRESCO.

Affettare sottilmente la cipolla, dalla base verso l’apice, in modo che i dischi concentrici restino interi.

Porre a scaldare sul fuoco un tegame basso che possa essere utilizzato anche in forno (in alternativa si può usare una pirofila o una teglia, posizionando il frangifiamma sul fornello per distribuire il calore uniformemente). Far sciogliere burro e olio, unire la pancetta tagliata a strisce e lasciare che il grasso si sciolga, a fiamma bassa.

Mettere a stufare le cipolle affettate, mantenendo la fiamma media. Affettare sottilmente anche l’insalata Belga e unirla alla cipolle.

Distribuire sulle verdure lo zucchero e il sale, mescolare, lasciare cuocere qualche minuto, poi versare l’aceto, abbassare la fiamma e proseguire la cottura per altri 10-15′, in modo che le verdure si inteneriscano e caramellizzino.

Portare il forno alla temperatura di 180° C.

Quando le verdure sono tenere e dorate, stendere il disco di sfoglia sul tegame, come fosse un coperchio. Risvoltare l’eventuale eccesso di pasta e chiudere bene i bordi. Bucherellare tutta la superficie della sfoglia per evitare che, durante la cottura, la pasta si gonfi.

Lasciare cuocere in forno per 20 minuti circa, fino a doratura della sfoglia. Tolta dal forno, la Tarte tatin va lasciata riposare una decina di minuti, poi, ancora tiepida, va capovolta su un piatto (o un tagliere) di portata.

Guarnire con foglioline di timo fresco. Ottima tiepida, da gustare a fette in un brunch all’aperto.

 

INSALATA DI POMODORI & SAPORI

Avevo proprio voglia di una insalatona che, come già confessato in altre ricette pubblicate, è uno dei miei piatti preferiti. Tutto sta nell’accostare ingredienti freschi e di stagione, un condimento leggero e tanto colore, che nel piatto è sempre un piacere.

Questa è una versione rivisitata dell’Insalata greco-cipriota proposta da Tessa Kiros nel suo Falling Choudberry, un romanzo di ricette e pensieri a me molto caro.

2 POMODORI CUORE DI BUE, 4 COSTE DI SEDANO VERDE CON FOGLIE, 1 CIPOLLOTTO ROSSO DI TROPEA, 1/2 CETRIOLO, 15-20 OLIVE NERE LECCINO D’ABRUZZO, 1/2 ARANCIA, 1 CUCCHIAIO SENAPE DI DIGIONE, OLIO EXTRAVERGINE, ORIGANO FRESCO, SALE, PEPE.

Lavare e tagliare a pezzettoni i pomodori. Sbucciare il cetriolo e tagliarlo a fette non troppo grandi. Togliere dal sedano i filamenti e affettarne i gambi; a parte tritare grossolanamente a coltello le foglie. Affettare sottilmente il cipollotto.

Preparare una emulsione con il succo di 1/2 arancia, senape, sale, pepe e olio.

Disporre tutti gli ingredienti in una insalatiera, aggiungere le olive, condire con l’emulsione alla senape, guarnire con qualche fogliolina di origano fresco e servire.

 

INSALATA DI RUCOLA, GAMBERETTI E CECI

Certo, la pioggia e il fresco di questi ultimi giorni scoraggiano un po’, ma chissà, voglio sperare che questa estate prosegua all’insegna del bel tempo e del caldo, tanto caldo di cui sento il bisogno.

Un insieme di verdura e pesce, gustoso e dalla semplice preparazione, è una pietanza che sulla tavola non può mancare, calmando appetito e donando sapore e salute. Tutto il pesce, specie quello azzurro, è una fonte di Omega 3, minerali, fosforo e potassio. Qui ho preferito i gamberetti perché la loro dolcezza, con la rucola amarognola,  è un bilanciamento perfetto. E poi ho introdotto i ceci, un legume antichissimo, fonte di proteine e carboidrati, che dona pastosità all’insieme. Insomma, assembliamo tutti gli ingredienti e mangiamo!

GR.  RUCOLA, POMODORINI CILIEGINO, CECI LESSATI, GAMBERETTI, SURIMI AL TONNO, SEMI DI SESAMO, OLIO, SALE, ACETO BALSAMICO

 

FUSILLI AL PESTO DI ZUCHINE

Il bello delle verdure, la maggior parte delle verdure,  è la loro versatilità nelle preparazioni. Anche le zucchine, per lo più consumate cotte, saltate in padella o lessate, possono rivelarsi un ingrediente insolito per la preparazione del pesto. In questo caso le ho grattugiate fini per utilizzarle in una cottura veloce, unite ai sapori intensi di capperi, olive e cipolla. Certo, della ricetta originale del pesto il rimando sta essenzialmente nel colore verde, ma le variazioni possono rivelarsi autentiche scoperte.

1 CIPOLLA ROSSA DI TROPEA, 3 ZUCCHINE NOVELLE, 1 SPICCHIO AGLIO, UNA MANCIATA DI CAPPERI DISSALATI, OLIVE NERE D’ABRUZZO, GR. 150 PARMIGIANO,  OLIO EXTRAVERGINE, ORIGANO FRESCO, SALE E PEPE.

Affettare sottilmente la cipolla e  friggerla in una capace padella con olio e aglio schiacciato. La cottura deve proseguire lenta per 10′ circa, aggiungendo un poco di acqua se occorre. Lasciare i capperi in ammollo in acqua fredda per almeno mezz’ora (se per più tempo è ancora meglio, sostituendo l’acqua più volte).

Grattugiare le zucchine piuttosto finemente, anche con il mixer, ottenendo pezzettini piccoli, ma senza ridurle in poltiglia. Aggiungere le zucchine alla cipolla e proseguire la cottura, per pochi minuti, giusto il tempo della cottura della pasta. Appena prima di scolarla, condire il sugo con i capperi ben scolati, le olive e foglioline di origano fresco.

Amalgamare sugo e fusilli, aggiungere il formaggio grattugiato e servire caldo.

 

GNOCCHI CON PESTO DI POMODORINI E MANDORLE

E’ sempre delicata l’attribuzione di un nome “noto” ad una ricetta, soprattutto se vi sia una tradizione culinaria di lungo corso riguardo certi accorgimenti nella sua preparazione. Il pesto alla Trapanese, ad esempio, utilizza il pomodoro (oltre aglio e basilico presenti anche in quello ligure), ma sostituisce i pinoli con mandorle, e le varianti sul tipo di Pecorino, di olio, di pomodoro sono davvero molte. Ho provato a condire questi gnocchi con un sugo ricco di sapori mediterranei, colori vivi e profumi intensi.

GR, 500 GNOCCHI DI PATATA, (preparati con n° 5 PATATE PASTA GIALLA, GR. 150 CIRCA DI FARINA, SALE), N° 12 POMODORINI SEMI SECCHI IN OLIO D’OLIVA, 2 CUCCHIAI CONCENTRATO DI POMODORO, N° 8-10 OLIVE NERE DI CERIGNOLA, GR. 40 MANDORLE SPELLATE, 1 SPICCHIO AGLIO, OLIO EXTRAVERGINE, SALE, PEPE, PEPERONCINO, PREZZEMOLO.

Per la preparazione degli gnocchi: cuocere le patate al vapore, schiacciarle direttamente sul tagliere, aggiungere la farina e il sale ed amalgamare bene il composto, senza lavorarlo troppo. Formare dei rotoli di circa 2 centimetri di diametro, tagliarli a tocchetti di circa 2 centimetri, infarinare e lasciare riposare, solo il tempo necessario a formare tutti gli gnocchi. Cuocerli poi in abbondante acqua a bollore, salata.

Trito al mixer i pomodorini, scolati dall’olio di conservazione, insieme a olive, mandorle, aglio e olio. Stempero il composto con il concentrato di pomodoro diluito in poca acqua. Trito il prezzemolo e lo unisco al pesto. Condisco con sale, pepe e peperoncino a seconda del gusto personale (anche l’aggiunta di formaggio, un buon Pecorino stagionato, può essere valutata a discrezione. Io ho preferito non mettere formaggio in un sugo già molto ricco di sapori, in cui la componente grassa del formaggio tenderebbe a snaturarli).

Cuocio gli gnocchi in abbondante acqua salata, scolo dopo qualche minuto e condisco con il pesto, qualche pomodorino intero, scagliette di mandorla e foglioline di origano.

TORTA DI RICOTTA, SALMONE, AVOCADO E ZUCCHINE

Capita che, aprendo il frigorifero, cada l’occhio su una confezione di salmone affumicato, un bell’avocado ormai maturo al punto giusto, della ricottina fresca e  qualche altro ingrediente che possa contribuire alla creazione di un tortino salato, morbido e fresco, da offrire per pranzo. 

… un consiglio: io l’ho preparata oggi per pranzo, lasciandola solo 10′ in freezer e poi servita. Molto meglio lasciarla almeno un paio d’ore a raffreddare uniformemente, in modo che gli strati restino più compatti 

GR, 200 SALMONE AFFUMICATO, GR, 250 RICOTTA, gr.8 COLLA DI PESCE, GR. 250 FORMAGGIO PRIMOSALE, 1 AVOCADO, 1/2 ARANCIA, SALE, PEPE, OLIO, WORCESTER SAUCE, N° 3 ZUCCHINE, 2 CUCCHIAI ACETO BALSAMICO, 1 CUCCHIAIO ZUCCHERO, 3 FETTE PANE A CASSETTA INTEGRALE, ERBA CIPOLLINA.

Metto in ammollo la colla di pesce per 15′ in acqua fredda.

Affetto sottilmente le zucchine nel senso della lunghezza, poi le “tuffo”a  sobbollire per 3-4′ in acqua aromatizzata con aceto, sale e zucchero. Scolo e lascio raffreddare.

Amalgamo la ricotta con sale, olio, erba cipollina e Worcester sauce; ne scaldo una cucchiaiata in cui sciolgo la colla di pesce strizzata, poi unisco al resto del composto e conservo in frigorifero.

Frullo la polpa di avocado con il succo di arancia, sale, pepe olio e Worcester sauce, sempre solo qualche goccia.

Fodero uno stampo del diametro di cm.20 con pellicola trasparente. Distribuisco in modo ordinato le fettine di zucchina, sovrapponendole un poco. Verso sulle zucchine la salsa alla ricotta e distribuisco uniformemente. Dispongo sulla crema le fettine di salmone, su queste poso il formaggio Primosale, in un unico disco o a fettine. Completo distribuendo la salsa di avocado e chiudo con fette di pane a cassetta integrale, leggermente inumidite con succo di arancia e olio.

Richiudo bene i bordi della torta in modo che la pellicola sigilli completamente il composto. Lascio riposare in frigorifero, meglio per un paio d’ore. Servo freddo sformando su un piatto da portata guarnito con una fetta di arancia, fettine di Primosale, qualche mirtillo, glassa al balsamico.

LIEBSTER AWARD

Sono stata nominata da LAURA  del blog Gingerella la dolce per il Liebster Award, di cui non conoscevo l’esistenza, e che tutt’ora devo ancora capire bene di cosa si tratti: una sorta di “cordata” tra neofiti del blog che, a vicenda, si fanno conoscere nominando altri blogger, cui proporre una serie di domande aperte. Accetto con piacere la novità e inizio l’esperimento!

Queste le regole che i partecipanti devono seguire:

o Ringraziare il blog che ti ha nominato.
o Rispondere alle 10 domande.
o Nominare altri 10 blog
o Comunicare la nomina ai 10 blog scelti.

Ringraziamenti

Ringrazio Laura, che mi ha nominato, e che come me condivide la passione per i fornelli.  Il suo blog parla di cucina e soprattutto di dolci, biscotti, torte con ricette sempre proposte in modo chiaro e ben descritte.

Grazie!!!!!

Queste le 10 domande che ha posto:

1- Qual è l’argomento principale di cui parla il tuo blog? 

Il mio blog, attivo da un paio di mesi, parla soprattutto del piacere conviviale, in cui fondamentale risulta la passione per il buon cibo e la cura nel saperlo proporre

 2- Descriviti con 3 aggettivi

Creativa, curiosa, attenta

3-Cosa fai la mattina appena sveglia?

Sveglio la mia “truppa” infondendo buonumore … che la mattina è difficile da gestire!

4-Se non abitassi nella tua città, dove vorresti vivere?

In ogni luogo, dal paesino in campagna, alla città metropolitana, trovo piacere nel conoscere e immedesimarmi con i ritmi locali. Se dovessi scegliere qui in Italia adoro la mia città natale, Milano; altrimenti andrei in Canada, come suggerisce mia figlia

5-Qual è l’hobby o attività a cui non rinunceresti per nulla al mondo?

Oltre ai fornelli … una rilassante passeggiata in campagna.

6-Hai mai detto: … mi ha cambiato la vita? Se sì, in quale occasione?

Nella vita, come tutti, ho avuto incontri fondamentali e perdite indelebili, amicizie, nuove vite da accudire, traslochi, viaggi … penso che la vita in sé sia un continuo cambiamento

7-Consiglia un libro ai tuoi lettori e spiega la motivazione

Uno? Difficile scegliere. Mi ero molto affezionata alla saggia e delicata protagonista de “L’eleganza del riccio”

8-Qual è stato, finora, il giorno più bello della tua vita?

Non ho la consapevolezza di un giorno più bello: anche oggi non mi sembra male!

9-Immagina di poter trascorrere la serata con chi vuoi tu (anche personaggi famosi). Chi sceglieresti?

Manco di spregiudicatezza per una scelta azzardata. Buttiamola sul divertimento, e scelgo un geniale virtuoso della parola, Maurizio Lastrico

10-Esprimi un desiderio.

Mantenere vive le passioni e l’amore per la vita, mia e delle persone cui voglio bene

Questi i 10 blog da me scelti, in ordine casuale:

  • Dolce e salato senza glutine
  • Mamma tester
  • Cuoca in brianza
  • Alincucina
  • Parole di gusto
  • spek & the city
  • Lettera 101
  • Martinika93
  • Tacchi e pentole
  • Michele in cucina

 

Le mie 10 domande:

Un buona cena è un vizio o un arte?

Preferisci invitare o essere invitata?

Uno snack meglio dolce o salato?

Preferisci una cena a buffet o seduta al tavolo?

Qual’è un patto che mangeresti sempre?

Se dovessi rappresentare l’Italia con un piatto, quale sceglieresti?

 Cosa rende accattivante una fotografia gastronomica?

Cosa fa, di una persona, un amico?

Qual’è stata una piacevole sorpresa, fatta o ricevuta?

C’è una regola, in cucina, cui è vietato trasgredire: quale?

Grazie e chi avrà piacere di proseguire in questa “catena”, e, soprattutto, grazie a chi continuerà a seguire il mio blog.

Buona giornata a tutti

FAGOTTINI con CIPOLLA, MELA, TALEGGIO

Un antipasto in cui, come ormai mia consuetudine, “la frutta si insinua”  a donate un tocco di  delicatezza. Ho utilizzato dei freschissimi cipollotti di Tropea, ottimi sia cotti che per insalata di pomodori e basilico, ed un formaggio saporito e filante.

N° 2 CIPOLLOTTI DI TROPEA, 2 FOGLIE ALLORO, 4 CUCCHIAI OLIO EXTRAVERGINE, UNA NOCE DI BURRO,  1 ARANCIA, 1 MELA GOLDEN, SALE, PEPE, GR. 150 TALEGGIO DOP, 2 FOGLI PASTA FILLO, TIMO FRESCO

In un ampio tegame faccio scaldare olio e burro ed  insaporisco con le foglie di alloro. Taglio le cipolle e fette non troppo sottili e le unisco al soffritto; lascio imbiondire poi abbasso la fiamma e proseguo la cottura per 5 minuti, mescolando.

Sbuccio la mela, elimino il torsolo e la taglio a cubetti. Unisco alle cipolle, insaporisco con sale, pepe, succo di arancia, e proseguo la cottura per altri 10 minuti, a fiamma bassa, senza coperchio.

Taglio a cubetti il formaggio. Stendo i fogli di pasta fillo sovrapponendoli, e ritaglio quattro quadrati di circa 15 x 20 centimetri. Dispongo al centro il composto di mela e cipolla, qualche cubetto di formaggio e foglioline di timo fresco.

Chiudo a forma di fagottino i fogli di pasta, lego il saccottino con un filo di erba cipollina, spennello con olio di oliva e cuocio in forno già caldo a 160°, per 20 minuti circa, posizionando la teglia nella parte bassa del forno per non far abbrustolire le estremità della pasta.

Lascio intiepidire prima di servire.

 

CAPRESE AL CUCCHIAIO

Il piacere di gustare qualcosa di fresco e leggero, abbinando due ingredienti simbolo per eccellenza della nostra mediterraneità: il POMODORO e la MOZZARELLA … e, aggiungendo origano o basilico, un Tricolare nel piatto!

GR. 160 PANNA FRESCA, GR. 60 MASCARPONE, GR. 20 LATTE INTERO, GR. 25 FARINA 00, GR. 200 MOZZARELLA DI BUFALA, GR. 500 POMODORINI A GRAPPOLO, SALE, PEPE, WORCESTER SAUCE, NOCE MOSCATA, OLIO EXTRAVERGINE, GRISSINI AL ROSMARINO.

DOSE PER 4 PERSONE

Sciogliere la farina con il latte, a freddo, mescolando fino a ottenere una consistenza cremosa e senza grumi. Porre a scaldare in un pentolino gr.100 di panna fresca con  il mascarpone, unire la farina sciolta nel latte e portare a quasi bollore, mescolando con la frusta.

Tagliare a bocconi la mozzarella ed unirla alla besciamella ancora calda, frullare il tutto con il mixer ad immersione ed insaporire con sale e noce moscata.Lasciare raffreddare.

Frullare i pomodori con poco sale, in modo che diventino spumosi, e tenere il frullato in frigorifero fino al momento di servire.

Quando il composto  di mozzarella è freddo, montare la rimanente panna, unirla alla besciamella mescolando delicatamente.

Versare nei bicchieri in vetro un paio di cucchiaiate di spuma al formaggio, completare con una cucchiaiata di frullato al pomodoro insaporito con noce moscata grattugiata sopra al momento, qualche goccia di salsa Worcester e foglioline di origano fresco. Accompagnare con grissini o crostini di pane.

SOFFICITA’ E FRAGOLE

Alle volte trovare un titolo a quanto si è prodotto, pensando di aver fatto semplicemente una torta gelato, può apparire bizzarro. Eppure, una volta completata e guarnita, mio marito guardandola ha esclamato “Quanta pannosità”, e così è stata battezzata. Trattandosi non di sola panna, ma per lo più di ricotta, zucchero e panna, il nome è diventato “sofficità”.

Base biscotto: GR. 300 BISCOTTI SECCHI, GR.100 BURRO

Ripieno: GR. 400 RICOTTA VACCINA FRESCHISSIMA, GR. 250 PANNA FRESCA DA MONTARE, GR. 120 ZUCCHERO SEMOLATO, GR. 60 ZUCCHERO A VELO VANIGLIATO, GR. 200 FRAGOLE, GR. 12 COLLA DI PESCE IN FOGLI, 2 CUCCHIAI DI LATTE, LAMPONI E GOCCE DI MERINGA PER  GUARNIRE.

Il procedimento è alquanto semplice. Per prima cosa mettere in ammollo i fogli di colla di pesce in acqua ben fredda, e lasciarveli un quarto d’ora circa.

Preparare la base biscotto tritando finemente, quasi a farina, i biscotti. Mescolarli poi con il burro ammorbidito; distribuire il composto in una tortiera circolare del diametro di 20-22 centimetri (occorre utilizzare una tortiera a cerniera, che consenta di sformare il dolce una volta freddo), pressare uniformemente per creare una base compatta, dello spessore di circa 1,5 centimetri. Lasciare riposare in frigorifero.

Setacciare la ricotta ed amalgamarla, con la frusta o con una spatola, allo zucchero semolato, lavorando piuttosto tenacemente. Strizzare bene la gelatina e farla sciogliere nel poco latte indicato, ben caldo. Unirla al composto di ricotta mescolando con cura.

Pulire e tagliare le fragole a pezzetti, tenendone da parte qualcuna da affettare verticalmente, in modo da potere posizionare le fettine lungo il perimetro della torta. A parte montare la panna con lo zucchero al velo e, quando sarà ben ferma, aggiungerla al composto di ricotta, mescolando delicatamente, con movimento dal basso verso l’alto.

Riprendere la base ormai fredda, distribuire, con la dovuta delicatezza, le lamelle di fragola lungo il bordo della tortiera. Versare a cucchiaiate il ripieno , prima lungo il bordo, per stabilizzare e fissare le lamelle di fragola alla tortiera, poi riempire bene tutto lo stampo. Riporre in freezer per un quarto d’ora, per dare subito compattezza al dolce, poi trasferirlo in frigorifero per almeno 3 ore.

Se non lo si consuma nell’immediato, conservarlo in freezer anche per l’intera notte, poi trasferirlo in frigorifero qualche ora ad ammorbidirsi , avendo prima levato l’anello a cerniera, . Guarnire a piacere con lamponi, fragole e panna

SCIROPPO AI FIORI DI SAMBUCO

Uno  dei segnali olfattivi più’ evidenti che preannuncia l’arrivo dell’estate e’ il diffondersi, verso sera – quando il sole scaldandone i fiori ne ha esaltato l’aroma  acre, vagamente d’agrume, intenso e caldo-  del profumo di fiori di sambuco. Pochi giorni e i delicati fiorellini bianchi, colti la mattina presto quando ancora il calore non li ha appesantiti, sono l’ingrediente prescelto per realizzare una rinfrescante e vagamente inebriante bevanda estiva: lo sciroppo di sambuco.

10 FIORI DI SAMBUCO, 4 o 5 LIMONI NON TRATTATI, GR.250 ZUCCHERO DI CANNA, 1 BICCHIERE DI ACETO DI MELE

Recidere da un cespuglio di sambuco una decina di fiori bianchi e rigogliosi. Lavarli a lungo sotto acqua corrente e   deporli in un ampia caraffa o recipiente di almeno 2 litri di capienza.

Riempire con 1 litro abbondante di acqua naturale,   versare lo zucchero di canna, gli spicchi di limoni non trattati (che avrò precedentemente ben lavato),e l’aceto di mela.

Lasciare in infusione per tre giorni, in luogo fresco, coprendo il recipiente con un panno, mescolando di tanto in tanto.

Filtrare il contenuto il una bottiglia, spremendo prima bene  i limoni e strizzando i fiori.

Servire lo sciroppo ben freddo.

 

ROLLE’ FREDDO con wurstel e composta di prugne

Con l’arrivo delle prime giornate calde mi è venuta voglia di  cucinare un secondo di carne freddo, semplice ma ricco di sapore. Ideale cucinarlo il giorno prima, conservalo e in frigorifero e affettalo appena prima di servirlo.

KG. 1.2 LONZA DI MAIALE, 1 MELA GOLDEN, 4 FETTE PANCARE’, 2 UOVA, 1 MAZZETTO PREZZEMOLO, 2 WURSTEL DI POLLO, GR.150 PROVOLA DOLCE, 1 CIPOLLA BIANCA, 1 SPICCHIO AGLIO, OLIO EXTRAVERGINE, ML. 500 LATTE INTERO, SALE, PEPE, SALVIA E ROSMARINO, COMPOSTA DI PRUGNE.

Ricavare dal trancio di lonza, eseguendo un taglio “a spirale”, una fetta unica e spessa circa 2 centimetri. Batterla leggermente e salare poco. Sbucciare e tritare grossolanamente la mela, sbriciolare le fette di pancarré, sbattere leggermente le uova con un pizzico di sale, tritare prezzemolo e grattugiare il formaggio, a grana grossa. Mescolare tutti questi ingredienti per comporre la farcia. Aggiustare eventualmente di sale e pepe.

Spalmare questo composto sulla fetta di carne, lasciando almeno 3-4 centimetri liberi sul bordo esterno, adagiare al centro i wurstel, arrotolare la fetta con delicatezza (la farcia che dovesse uscire verrà poi “re-infilata” ad arrosto chiuso) fino a chiuderla in un cilindro compatto. Legarla accuratamente con lo spago di cotone, anche nel senso della lunghezza. Massaggiare uniformemente l’arrosto con sale e pepe.

 

In un ampio tegame scaldare l’olio con uno spicchio d’aglio e la cipolla tritata. Profumare con salvia e rosmarino, poi adagiare la carne e farla rosolare da tutti i lati,comprese le due estremità, rigirandola ogni 2 minuti. Una volta ben sigillata, versare il vino e lasciare evaporare l’alcool, poi abbassare la fiamma e proseguire la cottura a fuoco medio-basso per circa 1 ora e 1/4, irrorando quando occorra con il latte.

A cottura ultimata, lasciare raffreddare l’arrosto a temperatura ambiente, poi metterlo in frigorifero a rassodare prima di tagliarlo a fette spesse. Servire con una composta di prugne agrodolce.