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PLUMCAKE YOGURT FRAGOLE & CIOCCOLATO

Questo mese di maggio stenta a stabilizzarsi sul bello e sul CALDO!!   Soffro la canicola estiva e quella cappa soffocante che toglie perfino il sonno, ma in questi giorni prossimi all’estate quel piacevole e corroborante caldino che ti esorta a stare all’aria aperta, godendo dei magnifici colori della fioritura di rose, margherite, papaveri, rododendri … sicuramente mi conquisterebbe e ne godrei appieno. Una bella merenda all’aperto si può comunque organizzare, e la proposta è un delicato  Plumcake soffice-soffice con Yogurt intero, olio di arachidi, fragole e scaglie di cioccolato: una delizia!!

INGREDIENTI

2 UOVA, GR.150 ZUCCHERO SEMOLATO, ML.100 OLIO DI ARACHIDI, ML 100 SUCCO DI ARANCIA -io ho utilizzato succo di pera Biologico perché più gradito ai miei figli-, GR. 250 YOGURT INTERO, GR.250 FARINA 00, GR.16 LIEVITO VANIGLIATO PER DOLCI, GR. 100 CIOCCOLATO FONDENTE, GR. 200 FRAGOLE.

Montare con le fruste elettriche le uova e lo zucchero, ottenendo un composto spumoso. Unire, versando a filo, i liquidi, ossia l’olio e il succo di frutta, continuando a mescolare con le fruste. Aggiungere lo Yogurt, sempre a filo e mescolando. A parte setacciare insieme farina e lievito ed unirli al composto, mescolando delicatamente con la foglia -se si utilizza la planetaria- o una spatola in silicone se si preferisce lavorare “a mano”. Ultimare la preparazione aggiungendo le scaglie di cioccolato e le fragole precedentemente tagliate a pezzetti e irrorate con poco zucchero. Versare il composto ben amalgamato in uno stampo per torta del diametro di cm. 24, oppure, come ho fatto io, in due stampi da plumcake da cm. 12×24 circa, bene imburrati. Infornare in forno già alla temperatura di 180°C e cuocere per 30-35 minuti, verificando la cottura con la “prova stecchino”. Sformare da tiepido e lasciare raffreddare prima di servire, accompagnato da yogurt e sciroppo di fragola.

torta mele 2

TORTA DI MELE E FICHI

Quando penso ai pomeriggi uggiosi, presagio di un lungo inverno, in cui starsene in casa col tepore della stufa accesa, comodamente accoccolati sul divano, con un plaid in lana ad abbracciarci calorosamente …, diventa un piacere irrinunciabile completare questo idilliaco  quadretto domestico con una squisita torta di mela.

  • GR.120 BURRO,
  •  ML.110 LATTE,
  • GR.180 FARINA PER DOLCI,
  • 1 BUSTINA LIEVITO VANIGLIATO,
  • 2 MELE RENETTE (GR.700 CIRCA),
  • 5 FICHI SECCHI,
  •  GR.50 PINOLI,
  • SCORZA ARANCIA,
  • CANNELLA IN POLVERE,
  •  3 TUORLI, 2 ALBUMI,
  • GR.120 ZUCCHERO + 2 CUCCHIAI

Sciogliere il burro nel latte e lasciare intiepidire. Setacciare insieme la farina e il lievito.

Pelare e tagliare prima a spicchi, poi a fettine sottili le mele renette. Affettare i fichi secchi, unire alla frutta i pinoli, poca cannella, la scorzettina di arancia grattugiata e  2 cucchiai di zucchero.

Montare con le fruste le uova con lo zucchero e un pizzico di sale. Quando il composto risulta spumoso unire poco alla volta la farina setacciandola, e il latte con il burro sciolto. Ultimare amalgamando al composto la frutta.

Imburrare e infarinare una tortiera a corona per ciambelle, disporvi l’impasto e infornare a 170° C per 50 min. circa, controllando la cottura con uno stecco. Sfornare e lasciare raffreddare prima di sformare il dolce.

Buono tiepido, ottimo freddo, anche il giorno dopo, magari accompagnato da chicchi di melograno.

 

 

 

 

CROSTATA delle cinque

Mi capita, a spasso per le città che ho il piacere, purtroppo solo saltuariamente, di visitare con marito e figli, di fermarci a fare merenda in qualche bella pasticceria. L’offerta di dolci è davvero varia e accattivante, sia come pasticceria mignon che come torte. Eppure a volte mi domando perchè, tra le tante proposte, soprattutto per “il tè delle cinque”, sempre meno spesso vi sia anche la classica crostata. I miei figli in primis la valuterebbero come ultima scelta rispetto ad altri dolci più ricchi, laboriosi e scenografici, ma a me, con una buona tazza di tè, piace proprio gustare una buona fetta di crostata. E prepararla in casa è davvero semplice.

Pasta frolla: GR. 250 BURRO DI PANNA, N° 4 TUORLI UOVO, GR. 170 ZUCCHERO, GR. 420 FARINA 00, SCORZA LIMONE, VANIGLIA, PIZZICO DI SALE.

Ripieno: MARMELLATA (QUELLA DA ME UTILIZZATA E’ PREPARATA CON PRUGNE, MELONE, BACCHE DI SAMBUCO, ARANCIA E ZUCCHERO)

Per prima cosa montare i tuorli con lo zucchero a velocità sostenuta. Si può anche pensare di utilizzare gr.100 di zucchero semolato e gr. 70 di zucchero a velo: la consistenza della frolla risulterà più morbida e aromatica. Portare il burro a temperatura ambiente (io utilizzo il microonde) e unirlo alle uova montate. Aggiungere ora le polveri (farina, semi di vaniglia,sale) precedentemente setacciate e la scorza di limone grattugiata (io ne metto davvero poca perché non amo molto il gusto della scorza di limone). Quando la consistenza dell’impasto è morbida, mettere a riposare in frigorifero per almeno 30 minuti.

Preriscaldare il forno a 180° C. Riprendere l’impasto dal frigorifero, lavorarlo poco per renderlo nuovamente elastico, poi stenderlo col mattarello in uno strato di 4 millimetri circa. Imburrate uno stampo a cerniera, (o un qualsiasi altro stampo, sebbene si debba poi fare molta attenzione a non rovinare il dolce quando lo si sforma) sia sul fondo che sul bordo; disporvi un disco di frolla sufficientemente ampio da rivestire  fondo e  bordo. Bucherellare il fondo con i rebbi di una forchetta, poi distribuire una strato generoso di marmellata. Con la frolla avanzata realizzare delle decorazioni a piacere e porle sopra la marmellata. Infornare a 180° C per 35-40′. aspettare che il dolce sia freddo prima di sformarlo.

MILLEFOGLIE di pasta fillo con yogurt, banana e miele

Un sapore decisamente marcato quello del frutto ” banana”; c’è chi ne è un vero estimatore, per quella sua componente pastosa e dolcissima, il suo profumo intenso e vagamente vanigliato; chi, al contrario, proprio non lo sopporta, e mai avrebbe immaginato di trovarsi costretto ad assaporarlo, durante una  vacanza in un piccolo villaggio in Tanzania in cui, nelle zuppe, minestre e dolci è inevitabile sperimentarne l’assaggio: sopravvissuto!! 

Questo dessert è molto semplice e veloce, e abbina il dolcissimo della banana con l’acidulo dello yogurt, bilanciando i sapori in un equilibrio gradevolissimo al palato.

GR.12 COLLA DI PESCE, 2 BANANE BEN MATURE, GR.500 YOGURT BIANCO INTERO, ESSENZA DI VANIGLIA, 4 FOGLI DI PASTA FILLO, 2 CUCCHIAI ZUCCHERO AL VELO, GR.30 BURRO, 2 CUCCHIAI MIELE DI TIGLIO, MANDORLE A LAMELLE

Ammollare i fogli di colla di pesce in  acqua fredda, lasciandoveli per 10-15′.

In una ciotola schiacciare, con i rebbi della forchetta, le banane ben mature, unire yogurt bianco, un cucchiaio di miele, zucchero al velo  ed essenza di vaniglia  (in alternativa si può utilizzare dello zucchero vanigliato). Amalgamare fino ad ottenere un composto vellutato.

Stendere i fogli di pasta fillo su carta forno, in 4 strati sovrapposti, ungendo ciascuno con burro fuso e zucchero di canna. Con un coltello ben affilato ritagliare delle forme rettangolari, circa cm. 12 x 5, ed infornare a 150° C per 12-15’.

Strizzare bene la colla di pesce dall’acqua di ammollo, unirla a un piccola quantità di composto alla banana  riscaldato al microonde, mescolando bene in modo che si sciolga, poi versare questa piccola parte nel rimanente yogurt e mescolare. Tenere in frigorifero per un paio d’ ore a rassodare.

Assemblare il dolce distribuendo una piccola quantità di yogurt sul piatto di servizio, poi alternare una sfoglia di pasta fillo con una cucchiaiata di crema allo yogurt e banana, per tre volte, completando con una sfoglia spolverizzata di zucchero al velo, mandorle e miele.

Suggerimento. Se il composto di yogurt fosse froppo morbido, assemblare il dolce e porlo in freezer per 10’ a rassodare

 

MARCHE, gli ori del territorio

Marche, terra di sole, di mare, di borghi e cittadine, di buon cibo, cultura, arte, spettacoli naturali. Una regione che affascina e si lascia scoprire, trattenendone il ricordo in innumerevoli scatti.

Una settimana intensa, vagando per un territorio dorato, in cui i girasoli coronano ogni scorcio. Un territorio vivo, mosso, animato da piccoli borghi o bei paesotti che ti accolgono in contesti autentici, per lo più inalterati nelle loro dimensioni originarie, racchiusi in spesse mura che, come balconi sul mondo, concedono viste a perdita d’occhio nelle campagne, dai monti fino al mare. Un ottimo luogo di residenza a San Severino, nel La Villa in cui abbiamo goduto di un ottimo e rilassante soggiorno, che iniziava la mattina con una abbondante colazione servita al fresco delle grandi volte della ex stalla; un indispensabile pieno di energia per poi partire alla scoperta dei luoghi disseminati nell’intorno.

La città di Ancona, con il Passetto brulicante di pescatori nelle variopinte grotte, la grandiosa Cattedrale di San Ciriaco dominante il Porto, o la Chiesa di Santa Maria della Piazza costruita sui resti di una Domus romana. L’incantevole città di  Macerata, guidati da un anziano signore che ci ha condotti alla splendida Biblioteca Comunale, custode di antichissimi volumi e  arredi settecenteschi; la visita a Palazzo Bonaccorsi, con il museo delle Carrozze in cui sperimentare la suggestione di un autentico viaggio in carrozza, e, ai piani superiori, poter ammirare raccolte di quadri e dipinti d’Arte Antica e Moderna, e la grandiosa Sale dell’Eneide riccamente affrescata. Una sosta d’obbligo a Tolentino, per ammirare uno dei capolavori dell’arte italiana Trecentesca: il ciclo di affreschi nel Cappellone di San Nicola, semplicemente superbo.

Tante le Chiese e i luoghi da scoprire, come la Chiesa di Sant Esuperanzio a Cingoli, caratteristico paese dominante le campagne circostanti, in cui abbiamo gustato assaggi della cucina marchigiana e ci siamo lasciati raccontare uno spaccato di storia locale da un anziano signore di 89 anni, che ci ha guidati con una agilità invidiabile alla scoperta del locale Museo Archeologico. Piacevole passeggiare la sera nelle vie illuminate di Treja, uno dei pochi luoghi in cui si può ancora vedere giocare la Disfida del Bracciale, o per l’animata città universitaria di Camerino, che conserva nei Musei Civici e nella Pinacoteca un patrimonio di arte e cultura. Altrettanto interessante e suggestivo è visitare il Castello Pallotta, che custodisce inalterati gli ambienti in cui il Cardinale Evangelista Pallotta trasformò in residenza estiva questo sontuoso Castello, o poter percorrere i sentieri del Parco Archeologico di Urbs Salvia, scoprendo i resti di una antica città romana, con Anfiteatro, Tempio e Criptoportico, fino a giungere alla Abbazia di Chiaravalle di Fiastra, edificata dai cistercensi nel XII secolo.

Ma lo splendore non risiede solo nelle pregevoli architetture storiche: uno straordinario e unico spettacolo naturale è visibile nelle Grotte di Frasassi, con stalattiti di grandi dimensioni e suggestivi labirinti di luci e cristalli, o con la visita di Osimo sotterranea, a godersi un po’ di fresco, per poi tuffarsi nelle cristalline acque della Riviera del Conero, fermandosi per una cena in riva al mare a Portonovo.

Sole, natura, arte e gente cordiale, che sa accoglierti e farti apprezzare una regione ancora  troppo poco apprezzata per le tante bellezze che consente di ammirare.

 

CHEESECAKE PERA E SAMBUCO

Ci tenevo molto a preparare un cheesecake di quelli soddisfacenti, soffici e pieni di gusto. Ho rintracciato una ricetta, la vera N.Y. Cheesecake di California Bakery che, molto generosamente,è stata  messa a disposizione sul blog in occasione di uno show-cooking al Taste of Milan del 2012. Qualche minima variante, come l’assenza di yogurt e il potenziamento di panna, e come topping una confettura di pera e bacche di Sambuco: un dessert delicato e dal sapore pieno, leggermente acidulo, contrastato dal dolce delle pere.

Per la base: GR.300 BISCOTTI (io ho utilizzzato GR.200 FROLLINI AL BURRO e GR.100 FROLLINI AL CACAO), GR.100 BURRO DI PANNA, 1 PIZZICO DI CANNELLA, 1 CUCCHIAIO DI MIELE MILLEFIORI

Per il ripieno: GR. 400 FORMAGGIO PHILADELPHIA, GR. 350 RICOTTA VACCINA, GR. 180 PANNA FRESCA, GR.200 ZUCCHERO SEMOLATO, 4 UOVA INTERE, 1/2 LIMONE NON TRATTATO(per la scorza da grattugiare), 1/2 BACCELLO DI VANIGLIA, GR.20 FARINA 00

Frullare finemente i biscotti, aggiungere cannella, miele, burro sciolto e lavorare il composto con una spatola, per amalgamare perfettamente gli ingredienti. Mettere alcune manciate di impasto all’interno dello stampo e creare prima il bordo e poi la base, pressando bene il composto. Riporre la teglia in frigorifero per almeno 30’.

Amalgamare il formaggio con la ricotta setacciata, unire la panna e, continuando a mescolare, aggiungere zucchero, buccia di limone grattugiata e vaniglia. Sbattere leggermente le uova e versarle a filo, sempre mescolando. Da ultimo far cadere a pioggia la farina setacciata.

Versare il composto fluido nello stampo e cuocere in forno preriscaldato a 160° per almeno 1 ora, fino a che, inserendo uno stecco, ne esca asciutto. Spegnere il forno, aprire lo sportello  e lasciarvi il dolce per altri 10-12′. Farlo poi raffreddare a temperatura ambiente prima di porlo in frigorifero a completare il raffreddamento.

Per guarnire ho utilizzato una composta di pere e bacche di sambuco, da me preparata la scorsa estate. Si abbina benissimo al gusto leggermente agre della crema aromatizzata al limone.

FRUTTA FRULLATA

Niente riesce a darmi l’impressione che, finalmente, la bella stagione sia proprio arrivata, come il desiderio di gustare cibi freschi, genuini, colorati e  “gioiosi”. Sì, perché nutrirsi è una gioia, uno dei piaceri della vita da assaporare con la giusta moderazione, ma pur sempre da godersi in compagnia, possibilmente all’aperto, e con attenzione a scegliere quanto la stagione ci offre generosa. 

Ancora una merenda all’aperto tutta vitaminica, non solo per i più piccini.

2 BANANE, 2 KIWI, 1 MELA  GOLDEN, UVA RED GLOBE, FRAGOLE, CILIEGIE, 1 CUCCHIAIO ZUCCHERO, 1 GOCCIO DI LATTE INTERO, 2 CUCCHIAI GELATO ALLA VANIGLIA.

Lavare bene tutta la frutta, poi detorsolare la mela lasciandole la buccia e tagliarla in tocchi. Fare lo stesso con il resto della frutta, eliminando i semini dall’uva. Porre tutti i pezzi ottenuti nel bicchiere del frullatore, aggiungere il poco latte ed il gelato, unire, se proprio dovete,  poco zucchero, poiché la frutta non necessita di altri zuccheri oltre i propri!! Frullare in più riprese e versare in bicchieri da bibita. Assaporare subito

VASETTO di Yogurt, fragole e miele

Questo è davvero un piccolo sfizio goloso, semplicissimo, genuino, con la sofficità dello yogurt, la croccantezza dei fiocchi d’avena, e il delizioso sapore di fragola. (ho trovato dal fruttivendolo delle piccole e dolci fragoline di provenienza piemontese: hanno meno appeal rispetto ai fragoloni giganti, ma … basta assaggiarne una per capire la differenza). Ho utilizzato la crema di yogurt alla banana e vaniglia preparata ieri per il dolce “Millefoglie di fillo, yogurt, banana e miele”

GR. 200 FRAGOLINE, GR. 500 YOGURT BIANCO CREMOSO, 2 BANANE, VANIGLIA, GR.50 FIOCCHI D’AVENA, 2 CUCCHIAI MIELE MILLEFIORI, 2 CUCCHIAI ZUCCHERO SEMOLATO.

Questo dolce al cucchiaio, ideale per una merenda o un breakfast domenicale, si prepara semplicemente alternando in bicchieri o vasetti in vetro -un modo piacevole di rendere visibili gli ingredienti utilizzati- un primo strato di yogurt alla banana o anche semplice yogurt bianco cremoso, uno strato di fiocchi d’avena su cui versare a filo il miele, ancora uno stato di yogurt e, a completare, fragoline spolverizzate con zucchero.

Davvero semplice ed essenziale, delicato nella presentazione e al palato.

MINI CAKE AL SAMBUCO, CIOCCOLATO BIANCO E FRAGOLE

Ancora il Sambuco protagonista di questo allettante dessert. D’altronde il fiorellino candido, che profuma e caratterizza le ricette, è nel pieno della fioritura solo in questo periodo. Si formeranno poi le piccole  bacche brune , con cui  preparare ottime marmellate.

Il Pandolce preparato qualche giorno fa è piaciuto molto,  data la morbidezza e il sentore floreale che lo caratterizzano. Volendolo proporre in versione dessert, ho pensato di aggiungere una componente cremosa, che ne ammorbidisse  la degustazione, e un accompagnamento di frutta fresca lievemente acida.

GR. 300 FARINA “LE SEMOLE D’AUTORE” PER PANDISPAGNA, GR. 50 FARINA DI RISO, GR. 110 SEMI OLEOSI, 1 BUSTINA LIEVITO PER DOLCI, GR. 140 ZUCCHERO, GR. 50 CIOCCOLATO CIANCO, 2 UOVA, ML. 100 LATTE INTERO, ML. 100 OLIO DI ARACHIDI, N° 12-15 FIORI DI SAMBUCO.

GR. 120 CIOCCOLATO BIANCO, ML. 200 PANNA

Cogliere i fiori possibilmente alla mattina prima che siano “baciati” dal sole. Lavarli accuratamente, tamponarli con carta assorbente e staccarli dall’ombrello di piccoli steli che li tiene raccolti.

 

Ridurre a granella sottile i semi oleosi e tagliare in piccole scaglie il cioccolato. Sbattere le uova con olio e latte, lasciando montare per qualche minuto. Versare ora nella componente liquida tutte le polveri, poco alla volta, e mescolare con cura. Da ultimo aggiungere i fiori di sambuco e amalgamarli al resto.

Oliare uno stampo rettangolare cm.35×22 circa, versarvi il composto, livellare e infornare per 40 minuti, a 180° C. Sfornare e lasciare intiepidire prima di sformare.

Preparare una mousse al cioccolato bianco facendolo sciogliere a bagnomaria con la panna. Lasciare raffreddare prima a temperatura ambiente, poi in frigorifero.

Servire il dolce tagliato a cubotti di circa 3 centimetri, farcendo ciascuna mini porzione con la crema al cioccolato; guarnire con piccoli spuntoni di crema, qualche fragola condita con zucchero e succo di arancia, sciroppo di fragole.

PANDOLCE AI FIORI DI SAMBUCO

Il mese di maggio sigla un cambiamento intenso, la vegetazione riprende vigore e corpo, sbocciano le rose, ci si attarda all’aperto, dopo cena, incuranti delle poche zanzare presenti, a deliziarci con i profumi di sambuco e robinia che pervadono l’aria. Il Sambuco, o Panigada, diffusissimo arbusto presente lungo i corsi dei fiumi, nei parchi della brughiera, in molte aree verdi  della campagna lombarda e non solo, trionfa con i primi caldi e, rigoglioso, permea del suo profumo le serate estive. Questi piccoli fiorellini bianchi, ora nel pieno della fioritura, sono l’ingrediente di un dolce soffice e delicatissimo, adatto a una colazione o, dopo cena, da  accompagnare con crema o  gelato.

GR. 50 NOCCIOLE, GR,40 SEMI OLEOSI, GR.35 MERINGHETTE, GR.260 FARINA “LE SEMOLE D’AUTORE” PER PAN DI SPAGNA, 1 BUSTNA LIEVITO PER DOLCI, GR.100 ZUCCHERO, N.10 FIORI DI SAMBUCO, 2 UOVA, ML.80 OLIO DI ARACHIDI, ML.80 LATTE INTERO, POCO SUCCO ARANCIA

La preparazione è davvero veloce, per cui iniziamo ad accendere il forno a 190° C. I fiori di sambuco, delicatissimi petali bianche raggruppati in fiorellini, andrebbero colti  la mattina, prima che il sole li “baci”. Messi a bagno in acqua fredda, sciacquati con cautela e frizionati con carta da cucina per asciugarli.

Mescolo in una ciotola le polveri, ossia farina, nocciole e semi ridotti in una granella fine, meringhe sbriciolate molto finemente, zucchero e lievito. A parte sbatto leggermente le uova intere, unisco olio e latte e continuo a mescolare con una frusta. Verso la parte liquida nelle polveri, mescolo con cura, unisco i fiori di sambuco, li incorporo con delicatezza al composto, unisco il succo di arancia fino a rendere il tutto morbido.

Ungo con olio uno stampo da plum cake, verso il composto, cospargo la superficie con lamelle di mandorla, inforno a 180° per 35-40 minuti, verificando la cottura con uno stecco. Lasciare intiepidire prima di sformare e servire.

TORTA DI CAROTE, ARANCE E CANNELLA

Era da tempo che non mi dedicavo a una torta, quelle belle autentiche torte tonde, soffici, che solo a guardarle sprigionano genuinità: un morbido dolce da forno che profuma la casa, da decorare, glassare e gustare … beh, non ha orario il piacere di una fetta di torta.

GR. 140 ZUCCHERO DI CANNA GREZZO, GR.70 ZUCCHERO SEMOLATO, 4 UOVA GRANDI, ML. 120 OLIO DI ARACHIDI, GR.300 CAROTE (PESO NETTO DI PRODOTTO), GR. 80 MANDORLE DOLCI NON SPELLATE, GR.200 FARINA DI SEMOLA RIMACINATA PER DOLCI DA FORNO (SELEZIONE CASILLO), GR.80 FARINA OO, ML.50 SUCCO DI ARANCIA, GR.80 RICOTTA, GR.12 LIEVITO PER DOLCI, CANNELLA IN POLVERE, SALE, SCORZA DI 1/2 ARANCIA GRATTUGIATA, SCORZA DI 1/2 ARANCIA A FIAMMIFERO . Per il caramello: 4 CUCCHIAI ZUCCHERO, 2 CUCCHIAI ACQUA.

Separo i tuorli dagli albumi d’uovo. Metto nella planetaria i tuorli con lo zucchero e monto con le fruste fino ad avere un composto omogeneo (risulterà morbido ma non così soffice come quello ottenuto con il solo zucchero semolato). Grattugio finemente le carote e trito le mandorle con 2 cucchiai di zucchero, fino a una consistenza piuttosto fine. Setaccio le due farine con un pizzico di sale e 1 cucchiaini di cannella in polvere. Inizio ad aggiungere in planetaria (cui ho montato la foglia in silicone) qualche cucchiaiata di farina setacciata, alternandola ad altre di carota. Verso anche, a filo, il succo di arancia, poi completo amalgamando con la ricotta, la scorza di arancia, e, alla fine con molta delicatezza, gli albumi montati a neve ferma. Come ultimo ingrediente aggiungo il lievito setacciato e mescolo delicatamente il composto per non farlo smontare.

Ungo una teglia con olio, spolvero di farina, verso il composto, livello e inforno a 180° C per 40 minuti, verificando con uno stecco al centro del dolce, la cottura . Sfornare, lasciare raffreddare prima di sformare. Preparo intanto un caramello leggero ponendo sul fuoco un pentolino antiaderente con zucchero e acqua. Quando inizia a bollire aggiungo le scorzettine tagliate a fiammifero, lascio caramellare, poi verso su un foglio di carta forno e distendo con la spatola in silicone il “quasi”caramello. Guarnisco il dolce con le scorzette e qualche goccia di caramello.

ROSA FRAGOLA

E’ tempo di frutti rossi, fragole, lamponi, mirtilli .. tutti ricchi di ottime virtù salutistiche, ma soprattutto, gustosi. Un dessert semplice presentato con quella nota romantica e molto femminile, in onore al mese di maggio, dedicato alle donne e alle mamme, con il fiore “per eccellenza” dedicato alla donna, la rosa, prossima a sbocciare nei nostri giardini.

GR. 400 RICOTTA VACCINA FRESCHISSIMA, GR. 250 PANNA FRESCA DA MONTARE, GR. 120 ZUCCHERO SEMOLATO, GR. 60 ZUCCHERO A VELO VANIGLIATO, GR. 200 FRAGOLE, GR. 12 COLLA DI PESCE IN FOGLI, 2 CUCCHIAI DI LATTE, LAMPONI E GOCCE DI MERINGA PER  GUARNIRE.

GR. 200 ZUCCHERO SEMOLATO, ML. 150 FRULLATO DI FRAGOLA, ML.50 ACQUA, GR.12 COLLA DI PESCE

DOSI PER 12-14 STAMPINI

Il procedimento è alquanto semplice. Per prima cosa mettere in ammollo i fogli di colla di pesce in acqua ben fredda, e lasciarveli un quarto d’ora circa. Metto a scaldare zucchero e acqua in un pentolino antiaderente. Raggiunto il semibollore unisco il frullato di fragole e i fogli di gelatina ben strizzati. Allontano dal fuoco e stempero bene lo sciroppo. Lascio intiepidire qualche minuto, poi verso il composto in stampini in silicone a forma di rosa. Lasciare raffreddare poi porre in frigorifero.

Analogamente a quanto sopra, mettere in ammollo i fogli di gelatina. Setacciare la ricotta ed amalgamarla, con la frusta o con una spatola, allo zucchero semolato, lavorando piuttosto tenacemente. Strizzare bene la gelatina e farla sciogliere nel poco latte indicato, ben caldo. Unirla al composto di ricotta. Pulire e tagliare le fragole a pezzetti. A parte montare la panna con lo zucchero al velo e, quando sarà ben ferma, aggiungerla al composto di ricotta, mescolando delicatamente, con movimento dal basso verso l’alto.

Con l’aiuto si una sac-a-poche, versare il composto di ricotta negli stampini a fiore e distribuire uniformemente in tutto lo stampo. Riporre in freezer per un quarto d’ora, per dare subito compattezza al dolce, poi trasferirlo in frigorifero per almeno 2 ore. Se non lo si consuma nell’immediato, conservarlo in freezer anche per l’intera notte, poi trasferirlo in frigorifero qualche ora ad ammorbidirsi. Sformare e servire accompagnato da salsa alle fragole e lamponi.

DOLCETTI AL CIOCCOLATO, MANDORLE E CAFFE’

Mi capita ogni tanto  di ricevere a casa amiche o genitori di amici dei miei figli, che passano a riprendere i loro pargoli dopo un pomeriggio di studio o una “pizzata” in compagnia. Diventa anche questa occasione per preparare qualche dolcetto da offrire accompagnato al caffè. E’ oggi il turno di uno sfizioso quadratino al cioccolato, mandorla e caffè: la sua consistenza è morbida, il gusto non esageratamente dolce.

GR.200 BURRO, GR.320 ZUCCHERO, GR.150 FARINA, GR 8 LIEVITO X DOLCI, GR. 30 CACAO AMARO, GR.150  CIOCCOLATO FONDENTE,  4 UOVA, GR. 60 MANDORLE, 1 TAZZINA DI CAFFE’ ESPRESSO

Preriscaldare il forno a 180° C. Nella planetaria lavorare con le fruste il burro ( a temperatura ambienta) con lo zucchero, fino ad avere un bel composto spumoso. Intanto setacciate la farina con il lievito ed il cacao amaro. Sbattere leggermente le uova e unirle, poco per volta, al composto di burro e zucchero. Unire anche il caffè freddo. Aggiungere infine, sempre poco per volta e senza più utilizzare la frusta, ma eventualmente la “foglia” o, semplicemente, una spatola in silicone, la farina con il lievito e il cacao, e le mandorle ridotte quasi in polvere.

Rivestire con un foglio di carta forno una teglia rettangolare e versarvi il composto preparato. Distribuire uniformemente e infornare a 180° C per 30 minuti, facendo la prova dello stecchino per verificare la cottura.

Lasciare raffreddare prima di porzionare

DOLCE CUORE AI LAMPONI

Un Cheesecake romantico dalla forma a cuore, con  glassa alle fragole e lamponi e gelatine tutto zucchero. Una occasione speciale per gustare in famiglia un dolce preparato con amore, per la Prima Comunione di Camilla. La dieta può aspettare.

Base biscotto: GR. 300 BISCOTTI SECCHI, GR.100 BURRO, GR.20 ZUCCHERO DI CANNA GREZZO, GR.50 CEREALI AL CACAO

Crema: GR.500 FORMAGGIO PHILADELPHIA, GR.180 ZUCCHERO SEMOLATO, 2 UOVA – 1 TUORLO, GR.10 AMIDO DI MAIS, GR. 10 AMIDO DI RISO, UN PIZZICO DI SEMI DI VANIGLIA, GR.80 CIOCCOLATO BIANCO, GR. 80 UVETTA SULTANINA.

Gelatina: 200 ZUCCHERO, 150 FRULLATO DI FRAGOLA E LAMPONE, GR.50 ACQUA, GR. 12 COLLA DI PESCE

Preparare la base biscotto tritando finemente, quasi a farina, i biscotti, i cereali e lo zucchero. Mescolare poi con il burro ammorbidito; distribuire il composto in una tortiera a forma di cuore (occorre utilizzare una tortiera in silicone, ossia molto elastica, che consenta di sformare il dolce una volta freddo. In alternativa usare uno stampo a cerniera removibile), pressare uniformemente per creare una base compatta, dello spessore di circa 1,5 centimetri. Lasciare riposare in frigorifero.

Per la crema, sciacquare e lasciare  in ammollo l’uvetta in una bacinella con acqua calda, in modo che “rinvenga”. In una ciotola  sbattere le uova e il tuorlo con lo zucchero, fino ad avere un composto soffice. Ammorbidire il formaggio lavorandolo con una spatola, ed unirlo poi alle uova. Completare la crema aggiungendo le polveri e la vaniglia. Tritare il cioccolato bianco in piccole scagliette, scolare l’uvetta dall’ammollo, asciugarla e passarla nella farina prima di aggiungerla al resto degli ingredienti. Versare la crema nello stampo sopra la base a biscotto, in uno strato uniforme. Cuocere in forno a 180°C per 20 minuti, poi abbassare a 160 ° C per altri 40 minuti circa, fino a che il composto di uova sia diventato soffice e asciutto. Lasciare riposare in forno spento e aperto per 10 minuti, poi completare il raffreddamento a temperatura ambiente.

Mettere in ammollo i fogli di gelatina in acqua ben fredda, per 15 minuti circa. Preparare intanto uno sciroppo con lo zucchero, l’acqua e il frullato di frutti; quando il liquido alzerà il bollore, aggiungere la gelatina ormai morbida e ben strizzata. Mescolare, lasciare intiepidire, poi versare una parte sulla torta, formando uno strato uniforme, e la restante in stampini a forma di cuore (meglio anche in questo caso quelli in silicone). Porre a raffreddare bene in frigorifero. Prima di servire distribuire sulla torta i cuoricini, fragole e lamponi a piacere e qualche goccia di meringa.

SPUMA GELATA variegata alle fragole

Questo dessert è semplicissimo, soffice e “amabile”. 

GR. 400 GELATO FIOR DI LATTE, 8-10 FRAGOLE, 1 ARANCIA TAROCCO PICCOLA, 1 CUCCHIAINO DI ZUCCHERO AL VELO, QUALCHE MINI MERINGA PER GUARNIRE

Il gelato Fior di latte può essere acquistato, ma lo si prepara velocemente anche in casa. Occorrono ml.250 di latte e altrettanta panna fresca, cui aggiungere gr.100 di zucchero al velo setacciato e i semi di vaniglia, estratti dal baccello. Io lascio in infusione anche la stecca di vaniglia, per un paio d’ore,  nel latte, poi la tolgo e introduco nella gelatiera il composto di panna, latte e zucchero ben mischiati. Lasciare la  macchina per il gelato in funzione per il tempo indicato, poi trasferire il gelato nel freezer.

Preparare intanto un frullato con le fragole, lo zucchero al velo e il succo d’arancia. Distribuire il gelato ancora abbastanza morbido nelle coppette, versare al centro un po’ di frullato alle fragole e, con i rebbi della forchetta, dare una mescolata, in modo da creare delle striature rosse nel gelato. Guarnire con mini meringhe e qualche fogliolina di menta.